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Giudice di pace: «Una sola addetta. Così non si può andar avanti»

L’Ordine degli avvocati lancia l’allarme sulla sopravvivenza dell’ufficio. Il sindaco: «Servizio fondamentale»

La Provincia Redazione

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03 Dicembre 2023 - 05:25

Giudice pace: «Una sola addetta. Così non si può andar avanti»

L'ingresso della sede del giudice di pace

CREMA - Di fronte al concreto rischio di chiusura dell’ufficio del giudice di pace di via Macallè, dall’Ordine degli avvocati arriva un accorato appello alle istituzioni: «Fondamentale mantenere questo servizio a Crema, per tutelare un diritto dei cittadini sancito dalla Costituzione». Così il presidente provinciale Alessio Romanelli sottolinea l’importanza del presidio cittadino.

«La giustizia è come la salute, un bene primario — aggiunge Romanelli —: ad oggi per Crema, dopo un periodo di supplenza, è stato nominato un nuovo giudice di pace titolare, almeno per la parte civile. Come Ordine e di conseguenza come categoria, sosteniamo la necessità che l’ufficio rimanga aperto e funzioni in maniera decorosa. Per farlo è evidente che avere una sola funzionaria, come nella situazione attuale, non sia sufficiente. Al minimo imprevisto c’è il rischio che i cittadini trovino chiuso lo sportello. Servono almeno tre figure, così da poter assicurare un’adeguata turnazione».

Proprio la carenza di personale è il problema principale della sede di via Macallè, da più parti considerata a rischio chiusura. Anche a Cremona manca un 30% degli impiegati. Di conseguenza, quando il funzionario di Crema è in ferie, diventa complicato organizzare la sostituzione. E il cartello affisso da mesi all’ingresso dell’ufficio cremasco è eloquente e segnala anche un altro problema. Con un solo incaricato, diventa complicato controllare chi entra e chi esce. «Considerata la difficoltà nel gestire l’utenza che transita negli uffici, senza alcun controllo — si legge — essendo questo ufficio giudiziario in grave carenza di organico, con la presenza di una sola persona, considerando che per la sicurezza di quest’ultima non è stata prevista una guardia giurata all’ingresso, la porta rimarrà chiusa. Si prega pertanto di telefonare al numero 0373-630799 per accedere uno alla volta nei nostri uffici».

Il sindaco, Fabio Bergamaschi, commenta: «Recentemente ho avuto modo di confrontarmi con diversi avvocati del territorio, che mi hanno sottoposto in modo informale il timore di una soppressione dell’ufficio. Da quanto mi è stato spiegato, ci sarebbe un piano di razionalizzazione, accorpando Crema con Cremona. Per noi è evidente che la città abbia già dato con la soppressione del tribunale e che questo tipo di problemi ministeriali non possano essere scaricati sulla comunità e sui professionisti. La permanenza dell’ufficio in via Macallè è di assoluta importanza. Nei prossimi giorni chiederò informazioni a livello formale, sia all’Ordine provinciale degli avvocati, sia al presidente del Tribunale di Cremona. Parlerò con chi è preposto a scongiurare lo scenario che mi è stato prospettato».

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