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CREMA. IL BILANCIO PREVISIONALE

Il Comune: «Lo Stato ci taglia altri fondi, ma non toccheremo le tasse»

L’assessore Fontana in aula Ostaggi passa in rassegna le riduzioni di entrate, anche dai parcometri

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

01 Dicembre 2023 - 05:25

Il Comune: «Lo Stato ci taglia altri fondi, ma non toccheremo le tasse»

I consiglieri durante la seduta di ieri pomeriggio

CREMA - In previsione c’è una pesante diminuzione delle entrate, soprattutto i trasferimenti statali, con tagli di 130mila euro, ma anche la diminuzione degli introiti dalle multe (meno 427mila euro) e dalla gestione dei parcometri ( 286mila euro di riduzione). Con l’aggiunta di tutte le altre voci, per l’anno prossimo le entrate scenderanno di oltre 2,5 milioni di euro: da 54,9 a 52,33. Questi, alcuni dei dati salienti, forniti ieri pomeriggio in aula degli Ostaggi dal vicesindaco e assessore al Bilancio Cinzia Fontana, nel corso della presentazione del previsionale 2024. «Nonostante questo, non aumenteremo le tasse — ha evidenziato Fontana — con le aliquote che rimarranno invariate».

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Il vicesindaco e assessore al Bilancio Cinzia Fontana

Dalla giunta è stata anche adottata la scelta di confermare, per il 2024, la riduzione del carico fiscale a favore dei contribuenti più svantaggiati, attraverso l’esclusione dell’applicazione dell’addizionale Irpef comunale dei redditi sotto i 18mila euro. Una soglia di esenzione superiore alla media dei Comuni italiani. «Che rappresenta — sottolineano dalla maggioranza — una concreta misura di protezione del reddito dei concittadini, in un periodo di difficoltà economica. Una misura di equità sociale, così come il previsto potenziamento del recupero dell’evasione e dell’elusione fiscale rispetto ai tributi locali».

I numeri del bilancio di previsione sono ovviamente suscettibili di variazioni nei prossimi mesi. «Molto dipenderà da come si concretizzerà la manovra finanziaria — ha aggiunto Fontana —: al momento, i tagli annunciati agli enti locali sono di 200 milioni di euro complessivi per il 2024». Nel suo lungo intervento, Fontana ha rimarcato come «troppe spese siano lasciate solo sulle spalle dei Comuni. Avanti così, anche un bilancio solido come quello di Crema potrebbe andare in difficoltà. Non dimentichiamo il mancato rifinanziamento del fondo sostegno affitti e del fondo morosità incolpevole, quindi il taglio alle politiche per la casa e per il disagio abitativo, proprio nel momento in cui sono ripresi gli sfratti. La riduzione del fondo disabili. Il mancato contributo per gli aumenti legati all’inflazione e alle materie prime». Il 19 alle 15, la seduta di dibattito. Il 21, sempre alle 15, le dichiarazioni di voto, gli emendamenti e il voto finale.

BOLLETTE ALLE STELLE

Sui conti del Comune, continuano a pesare in maniera importante le bollette, come ha sottolineato ieri, nel corso della sua relazione in aula degli Ostaggi, l’assessore al Bilancio Cinzia Fontana. «Abbiamo la necessità di mantenere elevati stanziamenti per spese di energia e riscaldamento, in misura ancora superiore rispetto al periodo pre crisi energetica».

L’esponente della giunta di Fabio Bergamaschi ha ricordato le cifre degli anni passati. «Nel 2019, la spesa era stata 1,7 milioni. Tre anni dopo, quando si è palesato l’incremento dei costi, abbiamo registrato un più 800mila euro, dei quali, però, 650mila coperti dal contributo statale. Nel previsionale 2023 avevamo inserito un esborso di 2,7 milioni euro. Per l’anno prossimo abbiamo previsto una spesa di poco inferiore, ovvero di 2,5 milioni di euro. Stavolta però non avremo contributi statali, saranno tutti a carico del nostro bilancio».

A livello locale vengono dunque al pettine i nodi di una situazione globale, che non accenna a migliorare. «Il contesto ci presenta uno scenario politico internazionale ancora preoccupante, già fragile a causa degli shock senza precedenti occorsi negli ultimi anni, oggi più instabile e incerto con l’ampliamento delle tensioni geopolitiche a seguito delle diverse guerre in corso, con il conflitto in Ucraina che dura ormai da quasi 650 giorni e la violenta recrudescenza del conflitto israelo-palestinese delle scorse settimane».

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