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LE STORIE DI GIGIO

L'ultima conquista di Maria Bresciani: “Sono andata a vivere da sola”

La 28enne fuoriclasse paralimpica affetta dalla sindrome di Down abita in un palazzo a ridosso del centro. Secondo la madre di un adolescente che ha la sua stessa patologia, “si tratta di un caso unico. Per noi Maria è un modello”

Gilberto Bazoli

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redazione@laprovinciacr.it

27 Novembre 2023 - 05:25

L'ultima conquista di Maria Bresciani: “Sono andata a vivere da sola”

Maria Bresciani nel suo appartamento

CREMONA - Tutto intorno gli attestati di una piccola parte delle 101 medaglie vinte, di cui 59 d'oro, tra campionati del mondo ed europei di nuoto. “Benvenuti”, sorride sulla porta la padrona di casa. Una padrona di casa davvero speciale, che non ha bisogno di presentazioni perché tutti la conoscono in città: Maria Bresciani, 28 anni compiuti il 3 novembre la fuoriclasse paralimpica affetta dalla sindrome di Down. Per lei, dopo i trionfi in piscina, il diploma all'Anguissola, l'impegno nelle associazione di volontariato, i laboratori artistici, la maratona di New York, i viaggi, l'incisione di due canzoni con un gruppo di giovani, il lavoro (all'inizio in un supermercato; poi in una pizzeria; infine, assunta a tempo indeterminato dal giugno 2022, al Decathlon), dopo tutto questo un'altra conquista, una delle più importanti: quella dell'autonomia. “Sono andata a vivere da sola”. Secondo la madre di un adolescente che ha la sua stessa patologia, “si tratta di un caso unico. Per noi Maria è un modello”.

Due immagini di Maria Bresciani nel suo appartamento
Il 'modello' abita in un palazzo a ridosso del centro, poco meno di 60 metri quadri al quarto e ultimo piano senza ascensore. Ma per l'atleta, che prima stava con la famiglia a Olmeneta, le scale non sono un problema. L'appartamento, acquistato a un prezzo modico, se l'è pagato lei; all'arredamento hanno pensato i genitori, Giuseppe Bresciani, presidente-allenatore della Delfini Cremona onlus (a cui Maria è tesserata), e Angela Ugoni, dipendente della Camera di Commercio. “Il giorno in cui ha firmato il contratto dal notaio era felice, orgogliosa. Non abbiamo avuto dubbi davanti a questo passo. Bisogna cavalcare l'onda, evitare che questi ragazzi vivano sotto una campana di vetro ma dare loro fiducia. Devono imparare dai propri errori. E' come quando si mette al mondo un figlio: meglio non riflettere troppo”, dice la mamma. Maria è più lapidaria: “Paure? Nessuna”.
Maria Bresciani nel suo appartamento con la sorella Chiara e la mamma Angela
L'alloggio è stato quasi del tutto ristrutturato per renderlo dignitosamente abitabile e funzionale. “Lo abbiamo anche verniciato - spiega l'inquilina -. Per la mia cameretta ho chiesto dei colori particolari: il verde, bianco e rosso della bandiera italiana”. Il piano cottura è stato adattato alla sua statura rinunciando allo zoccolo. Maria se la cava ai fornelli. “Il piatto che preferisco cucinare sono le verdure in padella. Mi piace tutto, anche la pizza, ma senza mozzarella. Sono una buona forchetta, una pattumiera”. In un angolo, un Bimby. "Mi dà una mano". Tutto è pulito e in ordine. Sugli straccetti è stata apposta una scritta: questo è per i mobili, questo per il tavolo, quest'altro per il bagno. Un'agenda le ricorda gli impegni: lavoro sino alle 13, pranzo alle 14, educatore dalle 14.30 alle 16.30, e così via.
Una pagina dell'agenda di Maria. Sotto, al lavoro al Decathlon
Un'App le facilita le spese. Timbra il cartellino alle 9, ma la sua giornata inizia molto prima. “Mi alzo alle 6. A parte la piscina, non mi è mai piaciuto fare le cose di corsa”. Appena sveglia, manda sul cellulare un bacio alla mamma. Quando il messaggio della figlia non arriva, lei si preoccupa e le telefona. “La mia colazione? Latte e biscotti al cioccolato”. Al Cremona Po ci va a piedi, 40 minuti all'andata, 40 al ritorno. “Una volta alla settimana mi fermo a mangiare con gli altri colleghi del negozio. Sono tutti gentili con me”. Due pomeriggi sono dedicati al nuoto. “La sera guardo la tv. Ogni tanto mi appisolo sul divano”. Sa farsi valere quando qualcosa non va nel condominio. “In un'occasione ho chiamato l'amministratore perché c'erano problemi nella raccolta dei rifiuti; in un'altra per lamentarmi della musica alta proveniente da un appartamento vicino”.
Maria in piscina per l'allenamento. Sotto con alcuni amici
In questo periodo non è da sola in via Massarotti, ma ospita la sorella, Chiara, 3 anni meno di lei, ostetrica all'ospedale Maggiore. E' tornata da Mantova a Cremona e sta cercando dove traslocare con le sue piante, ma non è facile. Fa i turni, va e viene. Per rispettare il suo riposo Maria si chiude in silenzio nella cameretta, tra quaderni di ogni formato, penne e matite. “La cancelleria è il mio mondo”. Ama scrivere e ricopiare, da questo o quel sito, e riprodurre altro materiale che le interessa in quel momento. “Vorrei che la mia stanza fosse riempita da tutti i miei appunti”. Stava anche lavorando a un libro sulla propria biografia, ma il progetto si è un po' arenato. Cerca le pagine completate in mezzo a una montagna di carta, ma non le trova. “Mi spiace”, si scusa. C'è già il titolo: 'Una nota sott'acqua'. Lo spiega così: “Quando nuoto, sento la musica dentro il mio corpo”. Ha accolto, prendendosene cura con affetto, anche il gatto dei genitori quando sono partiti per le vacanze.
Il quadro appesso con una coloratissima Marilyn Monroe. Sotto, una composizione di fotografie di Maria
Una coloratissima Marilyn Monroe attorniata da fotografie e disegni guarda da una parete. La composizione è frutto della fantasia di Maria. Sul muro di fronte, una targa incorniciata la descrive in questo modo: 'Porta sui campi sportivi e nella vita un entusiasmo trascinante. Sempre con un sorriso'. Lo stesso con cui parla dei suoi nuovi desideri: “Andare a Hollywood e - mamma, posso dirlo? - suonare in giro con la mia chitarra”. Nell'attesa, il sogno dell'indipendenza, quello, lo ha coronato. “Mi trovo bene qui, mi piace molto anche la zona, è comoda”. Già, ma quelle scale? “Sono il mio antifurto. Chi verrebbe a rubare qua sopra?”. “Non sarebbe meglio un altro appartamento al quarto piano ma con l'ascensore?”, la stuzzica Chiara. “No. - le risponde, pronta, Maria -. Non voglio cambiare, questa è la mia casa e la tengo così”. Poi le due sorelle si abbracciano.
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