L'ANALISI
26 Novembre 2023 - 05:00
PIERANICA - Sboccerà l’amore? In paese lo sperano un po’ tutti, a cominciare dai tre volontari dell’ambiente Mario Carioni, Lorenzo Barbieri e Lino Scura, che nei giorni scorsi si sono impegnati in prima persona per procurare una compagna al cigno che da anni vive solo nella roggia Capri, canale che taglia in due il centro abitato.
«Abbandonato dalla precedente femmina, è sempre rimasto lì, non se n’è mai andato – racconta il sindaco Valter Raimondi –: da tre giorni ha compagnia, vedremo se questa coppia potenziale, che abbiamo costruito, diciamo così, in maniera artificiale, si formerà per davvero. Al momento pare che si stiano studiando. Il primo giorno sono stati sempre molto vicini, poi si sono un po’ allontanati, uno a un’estremità del fosso, l’altra dalla parte opposta».
I pieranichesi di passaggio li scrutano, si fermano ad osservarli, sorridono e incrociano le dita. La speranza di una covata e di veder nascere dei pulcini si potrebbe concretizzare la prossima primavera. In natura le coppie di cigni reali, che almeno in teoria dovrebbero poi rimanere legati per tutta la vita, si formano proprio nella stagione autunnale. La nidificazione avviene poi la primavera successiva.
Il nido, alla base ha un diametro compreso tra due e quattro metri ed è formato da radici, frammenti di canna palustre e giunchi, mentre la parte superiore presenta materiali più fini e più soffici. La cova delle uova, generalmente ne vengono deposte da cinque a sette, tocca principalmente alla femmina, seppure con l’aiuto del maschio. I nidiacei nascono dopo 34/38 giorni.
«Per trovare la femmina – prosegue Raimondi – è stata fondamentale la collaborazione de sindaco di Capralba Damiano Cattaneo. In paese hanno diverse coppie di cigni che nidificano e si riproducono. Da qui la disponibilità. Certo si tratta di un esemplare sicuramente più giovane del nostro ormai storico cigno». I due maestosi volatili al momento non hanno un nome. L’idea per i prossimi mesi potrebbe anche essere quella di indire un concorso, magari nelle scuole, per far scegliere ai bambini del paese come chiamarli. Prima, però, c’è da capire se la coppia si formerà davvero. I più romantici se lo augurano. Per il cigno maschio sarebbe complicato assorbire un’altra delusione, come quella patita negli anni scorsi con la fuga della femmina.
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