L'ANALISI
PIZZIGHETTONE
22 Novembre 2023 - 11:51
Una foto di Elisa Conzadori trasmessa da Le Iene
PIZZIGHETTONE - Mentre martedì sera la trasmissione tv Le Iene su Italia1 ha trasmesso il servizio sul caso Elisa Conzadori, l’onorevole Silvana Comaroli ha depositato l’annunciata interrogazione parlamentare. Ecco le premesse contenute nell’atto: “Nel mese di agosto del 2020, la 34enne di Pizzighettone moriva mentre con la sua autovettura attraversava i binari del treno durante l'arrivo di un convoglio regionale; si tratta di una giovane vittima di una tragedia che si poteva (e doveva) evitare ed è stata aperta un'inchiesta per omicidio colposo; occorre ribadire che il terribile incidente non è il primo avvenuto con le stesse modalità in quello stesso passaggio”. Comaroli quindi prosegue: “A luglio 2017 il 77enne Bruno Bocca era rimasto ucciso nello stesso modo e allora le sbarre erano state dichiarate funzionanti; la grande differenza tra i due incidenti è che per il 77enne i primi accertamenti avevano verificato che l'uomo aveva sfondato le sbarre trovandosi sui binari proprio mentre passava il convoglio e venendo così travolto e ucciso. Rete ferroviaria italiana aveva infatti affermato che le sbarre del passaggio a livello erano chiuse e l'intero sistema era perfettamente funzionante”.
Nel caso di Elisa, secondo un testimone oculare, sentito dopo l'incidente dagli inquirenti, “le sbarre in un primo momento si sarebbero abbassate per poi, inspiegabilmente, alzarsi subito dopo e consentendo così alla giovane di passare; inoltre, subito dopo l'incidente, tre persone risultano essere state iscritte dalla procura di Lodi sul registro degli indagati: gli operai di Rfi responsabili della manutenzione del passaggio a livello che nei giorni precedenti alla tragedia avevano lavorato sui quadri elettrici delle sbarre”. La procura di Lodi indagando per omicidio colposo, ha ipotizzato anche la possibilità di un effettivo malfunzionamento del passaggio a livello, con un mancato abbassamento delle sbarre di sicurezza. Comaroli prosegue ricordando che “secondo i primi rilievi le sbarre sarebbero state trovate perfettamente integre e alzate; appare ictu oculi che proprio per le sbarre, che avrebbero dovuto essere abbassate e non lo erano, Elisa non è stata fermata in tempo ed è passata tranquillamente per il passaggio a livello”.
Eppure è arrivata l’archiviazione: “Con la motivazione che non sarebbe emerso nessun malfunzionamento tecnico imputabile a Rfi, responsabile della linea – conclude Comaroli che quindi interroga il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini -. Non ritiene doveroso promuovere una sollecita ispezione in relazione alla vicenda oggetto del procedimento giudiziario di cui in premessa, considerata la circostanza che in pochi anni si sono verificati ben due incidenti mortali dalle caratteristiche identiche sempre allo stesso passaggio a livello?”.
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