L'ANALISI
10 Novembre 2023 - 05:25
PIZZIGHETTONE - Al ministro della Giustizia Carlo Nordio chiedono a chiare lettere «l’annullamento dell’archiviazione del caso Elisa Conzadori, sollecitando invece nuove indagini»: è la posizione unanime del consiglio comunale pizzighettonese, che l’altro ieri sera ha approvato la mozione presentata dal gruppo di minoranza ‘Con la gente’. La tragedia del 15 agosto 2020 al passaggio a livello di Maleo, costata la vita alla 34enne, è tornata dunque al centro della politica. E oltre al documento votato da tutti i consiglieri, il sindaco Luca Moggi ha letto in aula la nuova interrogazione parlamentare dell’onorevole Silvana Comaroli (Lega). Il capogruppo di opposizione Giancarlo Bissolotti ha invece annunciato di avere interessato alla questione anche l’onorevole Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
Alla presenza di alcuni familiari della Conzadori, fra cui il padre Walter, Bissolotti ha ripercorso la vicenda e letto il documento: «Nella relazione del consulente del pm, di ben 198 pagine – ha scandito –, si dichiarava espressamente che non c’era stata collisione tra la vettura e la semibarriera del passaggio a livello» e «alcuni testimoni sentiti nell’immediatezza dei fatti e altri presentatasi successivamente hanno raccontato ciò che avevano visto». Eppure il gip Francesco Salerno ha deciso di archiviare: «Le dichiarazioni dei testimoni sono state considerate non rilevanti – ha continuato Bissolotti –, ma allo stesso tempo non vengono neppure tenute in considerazione le perizie che hanno dimostrato la mancanza di segni di impatto tra la sbarra e la carrozzeria». Da qui la richiesta a Nordio, ma anche al vice premier Matteo Salvini che proprio in occasione di una visita a Pizzighettone aveva dichiarato che «i giudici possono sbagliare».
Moggi ha premesso l’appoggio totale della maggioranza sull’argomento, ma ha voluto ricordare che ad una settimana dai fatti lui stesso, insieme ai sindaci di Maleo e Codogno, si era subito rivolto all’allora ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli, oltre che al sottosegretario Giovanni Carlo Cancellieri e al direttore generale di Rfi Maurizio Gentile: chiedeva, fra le altre cose, risorse adeguate per garantire incolumità e sicurezza di cittadini e pendolari. «Abbiamo caldeggiato fin da allora sovrappassi e sottopassi – ha ricordato Moggi – che adesso rientrano nel progetto del raddoppio. Ho anche contattato l’onorevole Comaroli, che mesi fa aveva presentato una interrogazione parlamentare, poi fermata in quanto il procedimento era ancora in corso».
Ora che è arrivata l’archiviazione, Comaroli ha aggiornato la sua interrogazione (letta in aula da Moggi) rivolgendosi proprio a Nordio per chiedere se non ritenga «doverosa» una ispezione sul caso Conzadori, ciò anche alla luce del fatto che nel 2017 a quel passaggio a livello era morta un’altra persona: Bruno Bocca, che secondo Rfi aveva sfondato la sbarra del passaggio a livello. «So che Comaroli ha anche incontrato i familiari di Elisa – ha concluso il sindaco di Pizzighettone – e mi ha garantito massima attenzione al tema. Chiedo di inserire nella mozione, come emendamenti in premessa, sia la lettera del 2020 inviata da noi sindaci sia l’interrogazione dell’onorevole». Richiesta accolta e così l’atto emendato è stato subito approvato. A fine seduta il padre di Elisa si è alzato e ha stretto le mani dei consiglieri, ringraziandoli. «Non ci arrenderemo e continueremo a chiedere giustizia», hanno detto sia Moggi che Bissolotti.
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