L'ANALISI
20 Novembre 2023 - 05:05
Lo staff del reparto di urologia del Maggiore
CREMA - La chirurgia robotica sbarca in Urologia. Questa una delle novità introdotte nel reparto del Maggiore, guidato dal primario Giuseppe Salinitri. Lotta ai tumori, quindi anche alle patologie da calcolosi. L’unità operativa è dotata anche di una sala endoscopica con tecnologia aggiornata e una colonna endoscopica d’avanguardia, per la diagnosi e la cura di patologie o lesioni dell’apparato urinario mediante l’uso di tecniche mini invasive. Insomma, interventi che lasciano poche conseguenze sui pazienti, un miglioramento costante delle tecnologie a tutto vantaggio degli assistiti. «A Crema vengono diagnosticati circa 50 nuovi casi all’anno – chiarisce Salinitri –: la nostra presa in carico della patologia tumorale prostatica ci vede impegnati dalla diagnosi fino al follow up e al trattamento riabilitativo. Sul versante della diagnosi possiamo contare su una risonanza magnetica multiparametrica e sulla possibilità, in caso di necessità, di effettuare biopsie particolarmente accurate, al fine di proporre il trattamento più adeguato».
L’approccio chirurgico, dalla diagnosi di neoplasia maligna viene garantito entro 30 giorni (tempistica comune a tutte le patologie oncologiche), può essere tradizionale, attraverso la chirurgia laparoscopica o appunto innovativo, grazie al ricorso alla chirurgia robotica, resa possibile da una convenzione con l’ospedale San Paolo di Milano. «Non esiste un percorso univoco di presa in carico – sottolinea il primario -: in base alle caratteristiche della patologia che viene diagnosticata si propone il trattamento più appropriato. Per la patologia tumorale prostatica si predilige l’approccio multidisciplinare: è stata creata una Prostate unit, che vede il coinvolgimento di urologi, oncologi e radioterapisti.
L’obiettivo è offrire ai pazienti una buona qualità di vita. «Dopo il trattamento chirurgico viene proposto un percorso riabilitativo per la gestione delle complicanze post intervento chirurgico, in particolare disfunzione erettile e incontinenza da sforzo - aggiunge Salinitri - si tratta di problematiche che non solo spesso sono resistenti alle terapie farmacologiche, ma che comportano anche un impatto devastante in termini personali e sociali, segnando spesso l’inizio di un difficile percorso».
Il reparto conta oggi 18 posti letto. Vi operano 6 medici, 14 infermieri e 2 operatori socio sanitari. «Il premio che abbiamo ricevuto di recente in Regione - conclude il primario - è un riconoscimento per il lavoro di tutti, per un percorso strutturato nel tempo che non può e non potrà restare fermo. Dovrà mutare ed innovarsi per rispondere al meglio alle esigenze dei pazienti ed offrire loro la migliore qualità di vita». La menzione ricevuta a palazzo Pirelli da parte della Fondazione Onda è stata assegnata per il trattamento delle complicanze funzionali post trattamento chirurgico del cancro prostatico. Crema è entrata a far parte del novero delle strutture d’eccellenza a livello lombardo.
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