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Reparti rafforzati: in arrivo quattro nuovi medici all'Ospedale Maggiore

Ginecologia, Neurologia, Medicina interna e area veterinaria: prosegue il piano di assunzioni

La Provincia Redazione

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18 Novembre 2023 - 18:53

Reparti rafforzati: in arrivo quattro nuovi medici

Medici in una foto d'archivio

CREMA - Infornata di nuovi medici e incarichi per l’ospedale Maggiore. Quattro assunzioni nel giro di una decina di giorni che vanno a rimpolpare le fila degli staff dei reparti, sempre a corto di personale.

La non facile ricerca di nuovi specialisti parte anche dal ‘coltivarli’ in casa, come l’Azienda socio sanitaria fa da tempo. Non per nulla due di queste novità sono figure che hanno ottenuto la specializzazione nei mesi scorsi, proprio lavorando in ospedale. Si tratta di Eleonora Valori, che entra in pianta stabile nello staff di Ginecologia, grazie al contratto a tempo indeterminato, e della collega Serenella Bartiromo, medico di Neurologia.

Gli altri due volti nuovi sono Gianluca Avanzi che arriva dall’Asst Spedali Civili di Brescia: ha assunto l’incarico giovedì con un contratto a tempo determinato di sei mesi. Lavorerà nell’area veterinaria. Contratto a termine, con scadenza fine anno, ma ovviamente possibilità di rinnovo, anche per Simone Oldoni impegnato in Medicina interna.

Sempre nel campo delle risorse umane, da segnalare i provvedimenti firmati dal direttore sanitario Roberto Sfogliarini, che ha assegnato per i prossimi cinque anni incarichi dirigenziali (con conseguente incremento della retribuzione) a medici che già fanno parte degli staff di reparti strategici. Si tratta di Mauro Padrenostro di Radiologia (mammografia e breast unit), Riccardo Pellegrino di Chirurgia vascolare, Maria Teresa Ferrò di Neurologia, Anna De Matthaeis, specialista in riabilitazione neuromotoria, e Valeria Maria Ogliari di Immunoematologia e medicina trasfusionale. Poi, due consulenze: all’infettivologa Guja Minoja e al ginecologo Stefano Addeo.

Nel frattempo, non si faranno i bandi di concorso per altri specialisti e anche quelli per gli infermieri. La fame di personale in Asst è costante, un po’ come in tutte le realtà sanitarie pubbliche del Paese.

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