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VIABILITA' DEL TERRITORIO

Raddoppio della Paullese, dalla Regione i fondi per il ponte

L’annuncio del consigliere Ventura: «C’è l’ok di Terzi, ora pressing su Alparone». Obiettivo: fine lavori entro il 2028

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

19 Novembre 2023 - 05:25

Raddoppio della Paullese: dalla Regione 10 milioni per il ponte

Operai al lavoro sul ponte di Spino d’Adda per le attività di monitoraggio della tenuta dei piloni

CREMA - Pezzo dopo pezzo, con pazienza, come se fosse la realizzazione di un puzzle. Diversi gli attori coinvolti, dalla Regione alla Provincia sino ai Comuni. Si vede finalmente la luce in fondo al tunnel per il finanziamento del raddoppio del ponte sull’Adda della Paullese: sono 17 i milioni mancanti per arrivare ai 38 stimati per il costo dell’opera. «Sono ottimista che una parte dei fondi verranno trovati nel bilancio previsionale 2024 – assicura Marcello Ventura, consigliere regionale di Fdi –: abbiamo interessato l’assessore Marco Alparone, mentre è certa la disponibilità della collega alle Infrastrutture, Claudia Maria Terzi. Dal suo assessorato verranno stanziati cinque milioni di euro. Fatti i conti all’appello ne mancano altri cinque, forse anche meno secondo le ultime stime dei costi dell’opera».

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Il consigliere regionale Marcello Ventura

Già da alcuni mesi, la Provincia ha confermato il suo impegno, pari a 7 milioni di euro. Lo aveva annunciato in estate il presidente Mirko Signoroni: «Come Provincia destiniamo, a parziale copertura della spesa mancante per l’intervento, i 6.944.245,26 euro che il ministero ci aveva destinato per la manutenzione dei ponti del territorio. Per i fondi mancanti, abbiamo ottenuto la massima collaborazione della Regione, in particolare dell’assessore alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi, che ha dichiarato che l’opera risulta prioritaria anche per la Lombardia».

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Gli assessore Claudia Maria Terzi e Marco Alparone, il presidente della Provincia Mirko Signoroni


Una volta completato il lavoro di reperimento delle risorse, spetterà ancora al Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile l’ultima parola sul raddoppio del ponte della Paullese. Come già avvenuto nello scorso quinquennio, il nuovo progetto dovrà passare per l’approvazione degli uffici romani. Una volta ottenuto il via libera del Cipess, seguirà la verifica tecnica del progetto poi potrà essere indetta la gara, che la Provincia ha già programmato di svolgere con la formula dell’appalto integrato. Compreso il ponte, i lavori di riqualificazione interesseranno un tratto di un chilometro e mezzo di lunghezza nei comuni di Spino e Zelo Buon Persico.

«Consistono – chiariscono i tecnici dell’ente cremonese — anche nella ristrutturazione del vicino ponte Asburgico, il quale verrà consolidato e destinato al transito dei mezzi agricoli e quale percorso ciclo pedonale».

Potrà anche essere utilizzato dei veicoli dell’ente Parco Adda sud. La Provincia ha ultimato la progettazione definitiva, recependo le prescrizioni del ministero dell’Ambiente, oltre alle nuove normative tecniche sulle costruzioni del 2018 e all’aggiornamento prezzi ai listini attuali, operazioni che hanno richiesto il completo rifacimento dello studio e che hanno impegnato gli uffici tecnici per diversi mesi.

Difficile in questa fase avere certezze sui tempi, ma c’è chi, come il sindaco di Spino Enzo Galbiati, che è anche il referente dell’Area omogenea per quanto riguarda Viabilità e Infrastrutture, si è detto convinto che il nuovo ponte possa essere realizzato e aperto entro il 2028. Nelle scorse settimane è nata anche una cabina di regia per l’ultimazione del raddoppio dell’ex statale Paullese. L’incontro si è tenuto a Lodi, nella sede della Provincia, con l’intervento di Terzi. E sono state dettate le linee guida. Ci sono delle priorità: la progettazione del raddoppio nel tratto lodigiano, tra il ponte sul fiume Adda e la rotatoria della Teem a Paullo. E il secondo manufatto. Per il secondo lotto milanese è confermato che il cantiere si concluderà l’anno prossimo, con la conseguente apertura al traffico.

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