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CREMA. IL PROGETTO

Stadio del Milan a San Donato: assist alla viabilità o autogol?

In gioco il futuro dei collegamenti tra il Cremasco e Milano: opportunità unica per eliminare i due semafori

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

12 Novembre 2023 - 05:15

Stadio del Milan a San Donato:  assist alla viabilità o autogol?

CREMA - Calcio e tifo c’entrano poco o nulla. In gioco c’è il futuro dei collegamenti tra il Cremasco e Milano, oggi congestionati, nonostante il parziale raddoppio della Paullese, il cui secondo tratto milanese sarà pronto tra pochi mesi. Asfittici dal punto di vista del trasporto su ferro — come sanno bene migliaia di pendolari ogni giorno in balia di ritardi e guasti di treni, passaggi a livello e impianti — i collegamenti potrebbero ricevere il colpo di grazia anche su strada con la prospettata costruzione del nuovo stadio del Milan a San Donato Milanese. Un impianto da 70mila posti che di fatto andrebbe a pesare sulla viabilità che ogni giorno percorrono i cremaschi per raggiungere il posto di lavoro nella metropoli o nell’Hinterland.

Chiaro che l’investimento complessivo da un miliardo di euro, possa però anche rappresentare un’occasione, ovvero quella di modernizzare finalmente la logistica intorno a San Donato. Il sogno di tutti i forzati della Paullese è che vengano costruiti gli svincoli e i cavalcavia che possano permettere di eliminare i due odiatissimi semafori, causa di code infinite e quotidiane e negli ultimi anni anche di multe salate, per via dell’installazione del vista red. Altrettanto importante sarebbe se l’arrivo dell’impianto dei rossoneri portasse con sé certezze per il prolungamento della metropolitana da San Donato sino a Paullo, maxi progetto di cui si parla da 30 anni.

Lo ha detto a chiare lettere nei giorni scorsi, nel corso di una riunione tra i sindaci del sud est milanese dedicata proprio al progetto del nuovo stadio. Posizione condivisa anche dai colleghi cremaschi, che guardano con un misto di preoccupazione e speranza al progetto.

«In un territorio super congestionato dal traffico come quello di San Donato, inserire uno stadio da 70mila posti che, contando anche concerti e altri eventi, potrebbe riempirsi almeno due volte la settimana, significa appesantire a dismisura un traffico già caotico – sottolinea Enzo Galbiati, primo cittadino di Spino e referente per la Mobilità e le Infrastrutture dell’Area omogenea –: non si può pensare a quest’opera senza prima aver sistemato i collegamenti stradali e su rotaia. Il che significa assecondare le richieste del comuni del Sud est milanese per quanto riguarda le strade locali e alcune linee ferroviarie, ma anche le nostre in merito all’eliminazione dei semafori di San Donato e sul prolungamento di M3».

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