L'ANALISI
15 Novembre 2023 - 17:50
Cristiana Mainardi
CREMONA - Da sempre sensibile ai temi sociali, il suo ultimo capolavoro è il docufilm ‘Un altro domani’, un’ indagine sulla violenza nelle relazioni affettive, firmato con il regista Silvio Soldini. Sua l’idea di creare una sala cinema teatro nel carcere di Bollate aperta ai cittadini per favorire un percorso di inclusione. Lei ha scritto Nome di Donne, il film diretto da Marco Tullio Giordana sulle molestie nei luoghi di lavoro che le è valso il Nastro D’Argento speciale per il soggetto. Ma c’è molto altro nel bagaglio professionale di Cristiana Mainardi, nata e cresciuta a Cremona, milanese d’adozione, giornalista, scrittrice, sceneggiatrice. A lei è andato l’Ambrogino d’Oro, il prezioso riconoscimento che il 7 dicembre prossimo le sarà consegnato dal sindaco, Beppe Sala, e dal presidente del consiglio comunale Elena Buscemi.
«Questo riconoscimento mi tocca profondamente, perché premia un’aspirazione in cui credo totalmente, ossia la possibilità che abbiamo – come cittadini – di poter collaborare alla costruzione di valori comuni». Si dice «fortunata», Mainardi, «perché svolgo una professione che mi permette di affrontare temi sociali che mi stanno a cuore, ma sicuramente non è scontato che un percorso personale possa essere visto e riconosciuto, e diventare patrimonio comune».
Si dice «gratificata» dall’Ambrogino, Mainardi, «ma, soprattutto, mi fa sentire ancora di più il senso di responsabilità che un’onorificenza così prestigiosa comporta. Cercherò sempre di restituire a Milano quanto ho ricevuto, è una città generosa di ispirazioni, dove pulsa il valore della comunità e si trova la forza di realizzare percorsi condivisi. Davvero il mio sentimento di gratitudine è sovrastante qualsiasi altra emozione, consapevole che quello che sono riuscita a fare in questi anni e che riuscirò a fare in futuro è anzitutto merito di un sistema che valorizza le collaborazioni, l’unità di intenti, la possibilità di fare rete, e non ultimo di coltivare le relazioni umane attorno alla condivisione di valori culturali e sociali».
Non dimentica le origini professionali, Mainardi. «Devo molto agli anni del giornalismo, alla mia formazione cremonese. È iniziato tutto a La Provincia, è così – anche nell’inconsapevolezza e negli errori della gioventù – che ho appreso il valore del lavoro di squadra, l’apertura mentale e il desiderio di volgere lo sguardo oltre me stessa». Lunedì prossimo, Mainardi sarà con Soldini all’Istituto Torriani dove sarà proiettato ‘Un altro domani’, il primo appuntamento del Soroptimist Club Cremona in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
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