Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

SONCINO

Bimbo al parchetto trascinato dal suo cane, i residenti chiamano i carabinieri

L'undicenne non riusciva a controllare l'esuberante amico a 4 zampe e si è creata una certa preoccupazione. Riaccompagnato a casa, qualche raccomandazione ai genitori ma nessuna denuncia

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

15 Novembre 2023 - 11:25

Bimbo al parchetto con il cane di grossa taglia, i residenti chiamano i carabinieri

SONCINO - Gira al parchetto con un cane di grossa taglia che, secondo alcuni testimoni, non riesce a controllare. I residenti allarmati chiamano i carabinieri. Riaccompagnato dalla mamma, con qualche raccomandazione ai genitori ma nessuna denuncia. È successo ieri pomeriggio a Soncino, ai giardini pubblici di piazza della Costituzione. Un bambino di 11 anni ha accompagnato il suo cane a fare una passeggiata nel polmone verde del Brolo. È parso però da subito evidente ai frequentatori che il piccolo non fosse in grado di contenere l’impeto dell’animale. Non ha aggredito né infastidito nessuno ma la scena del ragazzino, trascinato qua e là dall’amico a quattro zampe, ha generato preoccupazione. Per questo è partita la chiamata al 112, al fine di evitare episodi spiacevoli. Tutto si è risolto per il meglio.


La madre, immediatamente contattata dalle forze dell’ordine, ha raggiunto il parco, recuperando il bimbo e la cagnolina (un Pitbull di 10 anni). Ci tiene però a fare chiarezza sull’accaduto: «Mio figlio era uscito giusto da dieci minuti, mi sono stupita che questo abbia potuto generare tanto allarme. Peraltro, ironicamente, era la prima volta che gli concedevo di farlo senza la supervisione del papà. Comprendo però che ci sia una certa attenzione particolare quando si parla di Pitbull. A tal proposito – precisa la soncinese – vorrei sgombrare il campo da equivoci. Innanzitutto, ben consci della razza del cane, non avremmo mai permesso che uscisse da solo con l’esemplare maschio e, poi, preciso che il fatto di ‘rincorrere’, sempre al guinzaglio, l’animale è quanto sperimentato in corsi d’addestramento che non abbiamo mancato di frequentare. Non c’è insomma stato mai, in alcun contesto, un qualsivoglia pericolo. L’importante è chiarire questo. A riprova, per chi potesse dubitarne, ho video del mio bambino che gioca tranquillo su una panchina col cane».

La notizia ha naturalmente fatto il giro del paese, quasi immediatamente. «E mi dispiace – aggiunge il genitore – perché chiunque ci conosca sa benissimo quanta attenzione diamo ai nostri cani, così come alla sicurezza di qualsiasi altro animale. Ma pazienza. Mi ha fatto sorridere come, con fantasia, sia stato raccontato da qualcuno uno scenario esagerato. I carabinieri intervenuti, sì, ci hanno raccomandato per il futuro una museruola, e certamente rispetteremo questa prescrizione. Ma che peccato che qualcuno abbia voluto drammatizzare».


Tutto è bene quel che finisce bene, insomma, e i ben diversi episodi di Annicco o Soresina restano per fortuna un ricordo lontano e certo non paragonabile. Soncino, peraltro, è ‘terra di cani’ e la location, dunque, impreziosisce la narrativa. Non solo il borgo medievale è sede di uno dei più importanti centri d’addestramento della provincia e della Lombardia ma anche, e soprattutto, è patria di cacciatori e fidi compagni, con una tradizione secolare. A dimostrarlo, l’ultimo raduno nazionale.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400