Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

TRASPORTI DEL TERRITORIO

Caos pullman, i genitori: «Basta disagi»

Coinvolti gli studenti di Crotta, Grumello, Acquanegra e Fengo diretti a Cremona. Protesta via social

Luca Luigi Ugaglia

Email:

redazione@laprovinciacr.it

06 Novembre 2023 - 19:37

Caos pullman, i genitori: «Basta disagi»

CROTTA D'ADDA - Star Mobilty nell’occhio del ciclone. A lamentarsi contro l’azienda lodigiana che con dieci linee sul territorio provinciale gestisce il servizio di trasporto pubblico per collegare Cremona a numerosi paesi della zona compresa fra Sesto, Pizzighettone, Soresina e Soncinese, sono i genitori degli studenti. Mamme e papà alzano la voce contro i disservizi della società che ultimamente stanno creando notevoli disagi alle famiglie.

Il megafono scelto per amplificare forte e chiara la protesta è via social. Una mamma ha postato l’email inviata alla direzione: «Il pullman K303 – scrive la signora – ultimamente non passa da Crotta d’Adda o addirittura non è presente per il ritorno dal terminal della stazione di Cremona. È inammissibile lasciare i ragazzi per strada, pagare un servizio inesistente. È inammissibile che voi ci diciate che le mancate corse vengono comunicate sul sito. A noi genitori non interessano le vostre scuse, i nostri ragazzi devono andare e tornare da scuola. Prossimo step agiremo per vie legali».

Un’altra mamma annuncia invece di avere chiesto l’intervento di Striscia La notizia, mentre un papà propone di «creare un comitato raccogliendo testimonianze per poi inoltrare un esposto ai carabinieri per mancato servizio». «Paghiamo per un servizio scarso quando c’è – denuncia irritato un altro utente – o proprio nullo». «Con Star Mobility abbiamo toccato il fondo – rincara la dose un’altra mamma – sono veramente vergognosi: mio figlio è stato fatto scendere dal pullman perché troppo pieno».

«Però l’azienda è capace di intascare i soldi anche dei ragazzi che lascia abitualmente a piedi – ricorda un’altra signora – l’abbonamento mensile è aumentato di 2 euro e mezzo rispetto all’anno scorso, per poi avere un servizio del genere e in più quelle rare volte che passano entrambe le linee mia figlia e non solo lei sono sempre in piedi e pressati. Parlo della fermata di Acquanegra che è l’ultima».

Chiamare la società, come hanno fatto molti genitori è impresa ardua, e spesso, lamentano, senza risultato. A commento di questa vicenda si attende ora un intervento dell’azienda di trasporto pubblico.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400