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Caso Schizzi: «Fu un edema polmonare»

Stabilita la causa della morte della 40enne. Chiesta l’archiviazione per il compagno

Davide Luigi Bazzani

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davideluigibazzani@gmail.com

06 Novembre 2023 - 16:02

Caso Schizzi: «Fu un edema polmonare»

CASALMAGGIORE - Per Francesca Schizzi, piadenese, 40 anni, dipendente dell’Asst di Cremona, trovata senza vita mercoledì 22 giugno 2022 nella sua abitazione di via Corsica a Casalmaggiore, i medici legali del pm Davide Rocco, Elena Invernizzi e Cristiana Stranesi, hanno stabilito la causa della morte: ovvero «scompenso cardiopolmonare insorto acutamente con edema polmonare terminale e polmonite». Di conseguenza, il pm ha chiesto l’archiviazione al gip per Massimo Poli, il compagno della donna, che era stato iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi d’accusa di omicidio volontario ma, va ricordato, solo come ‘atto dovuto’.

Quella notte, dunque, Francesca si era sentita male, si era alzata ed era caduta: da qui il trauma alla testa. Si era poi rimessa sul letto, ma il malore era troppo grave e non c’era stato nulla da fare, purtroppo, per lei. Poli si è sempre dichiarato sereno sulla propria posizione. «Io non ho fatto niente. Facciano, giustamente, tutto quello che devono fare», aveva detto al suo legale, per capire come fosse morta la sua compagna.

Francesca e Massimo stavano insieme da anni. Lei era impiegata all’Asst, negli uffici di piazza Garibaldi, lui ha la pensione di invalidità ottenuta dopo un incidente. Intorno alle 22 di mercoledì, i due conviventi erano andati a prendere un gelato, poi erano rientrati a casa. Al suo avvocato, Poli ha raccontato di essere salito in auto diretto a Parma, dove ha giocato a carte con gli amici. Al suo avvocato ha poi detto che Francesca lo aveva salutato dicendogli ‘Mi raccomando, torna presto’.

Intorno alle due di notte, Poli è rincasato e ha trovato la convivente distesa sul letto matrimoniale, dalla parte di Poli. L’ha scossa, ma non rispondeva, ha capito che era morta. Non sapendo bene chi chiamare, disperato, è andato dai carabinieri. Quella notte, per diverse ore sino al giorno successivo, i militari hanno scandagliato l’appartamento, mettendolo anche sotto sequestro, ma non era emerso nulla di particolare. Da parte della famiglia di Francesca non è stato mai avanzato alcun sospetto.

E la conferma che non c’era nulla di cui sospettare è giunta con il responso medico legale. Il sostituto procuratore aveva operato in modo tale da verificare che non vi fossero responsabilità da parte di nessuno in quanto avvenuto. Di qui l’incarico ai medici legali, che ora hanno certificato come la causa della scomparsa di Francesca sia stato un problema di salute. Le esequie di Francesca si sono tenute venerdì 1 luglio 2022 a Piadena. A fianco dei genitori Sergio e Giovanna, del fratello Marco e del compagno Massimo, c’erano anche tanti colleghi di lavoro oltre che diversi amici. A celebrare la messa era stato il parroco don Antonio Pezzetti. 

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