L'ANALISI
02 Novembre 2023 - 09:51
Michele Cavallotti
CREMA - Papà Giorgio Cavallotti, la moglie Ilenia Costi e la figlia Marta sono rientrati dagli Stati Uniti, con la salma del loro Michele, il 22enne pilota e istruttore cremasco, che il mese scorso ha perso la vita in un incidente aereo avvenuto a Newberg, nell’Oregon. La camera ardente dovrebbe essere allestita già nel pomeriggio di oggi all’agenzia San Paolo-La Cremasca di via Capergnanica. E rimanere aperta fino a sabato, giornata in cui — alle 14.30 — verrà celebrata la cerimonia funebre in duomo. Sarà l’ultimo atto di una vicenda lunga e straziante per i familiari del giovane pilota. La tragedia aerea era infatti avvenuta 3 ottobre. Con Michele era deceduto anche Barrett Bevacqua, l’allievo che stava pilotando il Piper bimotore quel giorno; mentre si era miracolosamente salvata Emily Hurd, la ragazza che sedeva nella parte posteriore dell’aereo.
Secondo la ricostruzione dei fatti, Barrett doveva eseguire una manovra di stallo, ma si sarebbe reso conto che non gli stava riuscendo e allora ha chiesto a Michele di intervenire. Il cremasco ha cercato di risollevare il veivolo, ma non ce l’ha fatta perché era stato messo da Barrett in una situazione che, in termine tecnico, viene definita deep stall. Lo ‘stallo profondo’ è una posizione dell’aereo che comporta una sostanziale riduzione o perdita della possibilità di ascensione, rendendo inefficaci le normali manovre di ripristino.
Trattandosi di un bimotore e quindi molto pesante, il sistema di controllo è andato in default e nonostante spingessero entrambi per tirar su il velivolo, i metri di altitudine erano troppo pochi. Anche un pilota espertissimo, in condizioni di deep stall e con pochi metri per recuperarlo, non ce l’avrebbe fatta a evitare l’incidente.
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