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Guano di piccioni ovunque: degrado al cimitero

Diverse le segnalazioni arrivate e girate anche al municipio che non è certo rimasto a guardare: ha programmato ed eseguito diversi interventi di pulizia straordinaria. Ma dopo poche ore la sporcizia si ripresenta

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

31 Ottobre 2023 - 16:41

Guano di piccioni ovunque: degrado al cimitero

PIZZIGHETTONE - Guano di piccioni ovunque: lungo i vialetti, sulle pareti, sotto i portici, sugli sgabelli e purtroppo anche sulle tombe. Nei giorni dedicati alla commemorazione dei defunti il degrado del cimitero comunale, causato appunto dalle colonie di volatili, sta infastidendo in modo particolare i residenti che si recano al camposanto per fare visita ai propri cari.

Diverse le segnalazioni arrivate e girate anche al municipio. Va detto che l’ente non è certo rimasto a guardare, anzi ha programmato ed eseguito diversi interventi di pulizia straordinaria, ma la sporcizia provocata dai piccioni si ripresenta puntuale poche ore dopo.

Il problema a Pizzighettone è annoso, e come noto interessa pure le vie del centro storico, ma purtroppo ogni tentativo di contrastare il diffondersi dei volatili è risultato vano: «In passato abbiamo avviato campagne di sensibilizzazione verso i privati, invitandoli a mettere dissuasori nei punti più critici, e intensificato le pulizie – ricorda il sindaco Luca Moggi –. Quanto al cimitero, in occasione di ogni intervento di riqualificazione e sistemazione abbiamo anche prestato attenzione a questo problema, ma purtroppo ogni intervento si dimostra non risolutivo. E so che dove è stato usato il falco per allontanare i piccioni, come ad esempio a Codogno, la tregua è durata poco perché sono presto tornati. Idem per i dissuasori sonori, ai quali si adattano senza troppi problemi. Possiamo ragionare sulla posa di apposite reti dove possibile – continua Moggi –, ma naturalmente non possiamo metterle ovunque».

Il sindaco ammette quindi che, come avviene per nutrie e cinghiali, l’unica soluzione potrebbe essere il via libera «a piani di abbattimento selettivi, anche per evitare le conseguenze igienico-sanitarie». Cosa che, però, ad oggi non è autorizzata.

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