L'ANALISI
29 Ottobre 2023 - 09:46
Vittoria Pipitone, 19 anni, e Gilberto 'Gigio' Bazoli
CREMONA - Nuovo appuntamento, sul giornale La Provincia di Cremona e Crema in edicola domani (lunedì 30 ottobre) e dal primo pomeriggio anche sul nostro sito www.laprovinciacr.it, con Le storie di Gigio, la rubrica settimanale curata dal giornalista Gilberto Bazoli. Penna sopraffina, con passione e delicatezza, Gigio (come tutti chiamano abitualmente Bazoli) racconta ai nostri lettori le vicende di personaggi che hanno lasciato il segno nella vita della città. Domani sarà la volta della 19enne Vittoria Pipitone, giovane ex malata oncologica. Una storia a lieto fine, fortunatamente, ma comunque un pugno nello stomaco. Difficile non commuoversi.

Dopo le interviste a Paolo Pasquali, 82 anni, uno degli otto vigili del fuoco cremonesi partiti per Longarone dopo il disastro del Vajont, e ad Oriano Ruggeri, 87 anni, uno dei macellai più conosciuti di Cremona, Gilberto Bazoli ha incontrato Vittoria Pipitone, la più giovane testimonial di MEDeA, l'associazione che assiste i malati oncologici. Ecco un estratto del servizio.
Sul braccio destro si è fatta tatuare una data in numeri romani. “6 dicembre 2019, il giorno del ricovero. Mi hanno asportato una massa tumorale che pesava 4 chilogrammi”. Di anni allora Vittoria Pipitone, oggi diciannovenne, ne aveva 15. Poco più di una bambina... “Vorrei, raccontando di me, essere d'aiuto a chi sta male”. Questa ragazzina con le unghie smaltate d'azzurro e vari anelli alle dita, è una forza della natura. Ricostruisce tutto nei dettagli, non c'è quasi bisogno di fare domande. Le basta una tazza di cioccolata calda (“Peccato, qui non hanno la panna”) per partire e non fermarsi più... "I miei genitori hanno preferito portarmi a Milano, all'Istituto dei tumori. Ho convinto pure mia madre a farsi il tatuaggio con la data”. Anche lì visite e controlli. “Alla fine un medico, una donna, è venuta accanto al mio lettino, ha chiuso la tenda e mi ha parlato: Vittoria, hai un tumore, adesso ti portiamo nella tua camera, potrai conoscere altre persone malate come te e avrai i tuoi spazi dove giocare. Se servirà, ci sarà anche uno psicologo e, se lo desideri, un insegnante che ti affiancherà per non perdere le lezioni a scuola”. La piccola paziente comunica la notizia a Claudia, la sua migliore amica che non l'ha mai abbandonata, e ai compagni di classe. “Nessuno l'ha presa bene, il cancro tra i giovani è un tabù, non si pensa che possa capitare a uno di noi. Tante persone hanno pregato per me, comprese alcune suore”...“Ho condiviso quello che mi è successo sui social, soprattutto tik tok, e risposto nelle dirette alle domande dei miei coetanei. Il mio piccolo messaggio era ed è questo: se non avessi affrontato la mia malattia con il sorriso e il coraggio, non so se ce l'avrei fatta".
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