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È un ritorno a casa: sul giornale 'La Provincia' le storie di Gilberto Bazoli

In pensione dal 2018, il giornalista da domani comincerà a collaborare con il quotidiano. Protagonista del primo articolo Paolo Pasquali, 82 anni, uno degli otto vigili del fuoco cremonesi partiti per Longarone dopo il disastro del Vajont

La Provincia Redazione

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15 Ottobre 2023 - 16:04

E' un ritorno a casa: sul giornale 'La Provincia' le storie di Gilberto Bazoli

Gilberto 'Gigio' Bazoli

CREMONA - È un ritorno a casa. Da domani prende il via la collaborazione con la 'Provincia' di Gilberto Bazoli, 67 anni, giornalista professionista dal giugno 1981. Bazoli (per tutti e sin dalla nascita 'Gigio') ha fatto parte del quotidiano di via delle Industrie dal 1997 all'inizio del 2018, quando è andato in pensione.

E' arrivato a Cremona da Milano, dove, dopo un periodo all'Ordine di Como, ha lavorato in varie testate: Radio SuperMilano, Il Sabato, La Notte (che considera la sua vera palestra), Gente, Il Telegiornale di Gigi Vesigna, Epoca (un'altra tappa fondamentale). Ha collaborato con Il Venerdi, Io Donna, Libero, Rai2 (la prima ricostruzione televisiva di Mani pulite), Rai1 (Pinocchio di Gad Lerner). Dal 2009 al 2019 è stato corrispondente dalla città e dal territorio del Corriere della Sera.

E' stato a lungo cronista politico della Provincia per la quale ha seguito le vicende alterne degli ultimi quattro sindaci di Cremona (Paolo Bodini, Gian Carlo Corada, Oreste Perri, Gianluca Galimberti) e di cinque presidenti dell'Amministrazione provinciale (Corada, Giuseppe Torchio, Massimiliano Salini, Carlo Vezzini, Davide Viola).

LA STORIA DI PAOLO PASQUALI

pompiere

Paolo Pasquali, 82 anni

E domani debutta nelle vesti di collaboratore raccontando la storia e il sacrificio della memoria di Paolo Pasquali, 82 anni, uno degli otto vigili del fuoco cremonesi partiti, la notte del 9 ottobre 1963, per Longarone, uno dei paesi, con Erto e Casso, spazzati via dall'onda provocata dalla valanga staccatasi dal Monte Toc e caduta nel lago artificiale sottostante.

Da allora l'ex pompiere non ha più voluto tornare sui luoghi del disastro. Si è deciso a farlo nei giorni scorsi per partecipare, accompagnato dalla moglie Raffaella e dal figlio Andrea, alle celebrazioni in occasione del 60° anniversario della sciagura che fece 1.917 vittime, di cui 487 bambini e ragazzi.

 
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