L'ANALISI
25 Ottobre 2023 - 09:35
La presentazione del nuovo progetto inclusivo e solidale
SORESINA - Discussioni, litigi, anche molto animati. Non molto tempo fa, si è arrivati persino alle mani, con una situazione delicata degenerata in una rissa tra familiari. Questo è il (peggiore e parziale) ritratto di un condominio soresinese nello specifico, ma potrebbe applicarsi a tutti quelli della provincia. Situazioni spiacevoli che, quando la convivenza non è incentivata e valorizzata, possono accadere. Vuoi perché non ci si conosce, vuoi perché il vicino ‘è diverso’, vuoi per banali incomprensioni. Ma la città del Genala ha deciso di cambiare le cose e lo fa con l’aiuto del suo gigantesco mondo solidale:
‘Condomin-io Collabor-azione’. Questo il nome dell’ambizioso progetto presentato in Sala del Podestà a Soresina. Organizzata da Abbracciaperte, la serata ha riunito tutte le associazioni che hanno a cuore le dinamiche sociali soresinesi e che vogliono migliorare la convivenza negli alloggi popolari più cosmopoliti, diversificati, densamente popolati e sensibili della città. In sala, ma anche già in campo e al lavoro, volontari di Azienda Sociale Cremonese, Comitato Soresina Solidale, Centro Culturale Islamico Al Manar, parrocchia San Siro Vescovo, Gruppo Laudato Si’, poi Comune e Diocesi. Hanno partecipato alla programmazione e saranno protagonisti anche il comandante dei carabinieri Andrea Guarino e della Polizia locale Giovanni Tirelli.
Chiara Feraboli Fiameni, referente per l’associazione Abbracciaperte ha indirizzato i lavori. La pedagogista Laura Sivalli, soresinese e autrice del progetto che è già stato sperimentato con successo all’interno del Condominio Fernanda in cui vive, ha raccontato il senso di questa iniziativa: «Bisogna comprendere che dietro le finestre dei palazzi più grandi di Soresina ci sono prima di tutto persone. Tante culture e lingue, come al Fernanda, che attraverso un regolamento tradotto in immagini e la collaborazione di alcuni inquilini, hanno creato una casa». Per il famoso collega Johnny Dotti: «Questo progetto aiuta a ritrovare il senso dell’ ‘abitare’. Che – ha spiegato l’esperto di pedagogia – non è un rinchiudersi ma un aprirsi all’altro. Un po’ come si faceva nelle vecchie corti delle cascine cremonesi».
Spazio anche all’analisi della sociologa Chiara Nogarotto: «Viviamo oggi in una situazione che rischia di diventare critica, perché sempre più persone vivono sole. C’è bisogno, quindi, di riscoprirsi ‘creatori di comunità’, persone che fanno rete e intessono rapporti nuovi e veri». Alessandro Zanisi, assessore che ha grande esperienza nel modo del volontariato, ha infine lanciato l’idea: «Questo lavoro di collaborazione può essere capofila ed estendersi a tutti i condomini del Comune e coinvolgere chiunque voglia interessarsi al progetto. Di questo lavoro sentiremo ancora parlare».
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