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PANDINO

I ragazzi della Casearia ciceroni del formaggio

Gli studenti dell’istituto di via Bovis protagonisti della rassegna Forme a Bergamo

Stefano Sagrestano

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stefano.sagrestano@gmail.com

23 Ottobre 2023 - 09:55

I ragazzi della Casearia ciceroni del formaggio

Gli studenti della Casearia a Forme

PANDINO - Alcuni studenti della Casearia, dalla prima alla quarta, nel ruolo di esperti per spiegare, anche in inglese ai turisti stranieri, come vengano prodotti i migliori formaggi regionali. Gli allievi di via Bovis hanno anche guidato i bambini, per insegnare loro i segreti del casaro e ovviamente promuovere la loro scuola. Tra sabato e ieri, accompagnati dal direttore del caseificio didattico Davide De Carli e dal docente Natan Somenzi, gli studenti sono stati protagonisti a Bergamo Alta. La splendida piazza Vecchia, il cuore del centro storico, si è trasformata in una grande mercato del formaggi, nell’ambito di Forme, la manifestazione che lancia la città come capitale europea di questi prodotti. Una folla di visitatori ha gironzolato tra gli stand, tra i quali, quelli presidiati proprio dai ragazzi dell’istituto superiore, che fa parte dello Stanga di Cremona.

«Una due giorni molto impegnativa, ma altrettanto formativa — sottolinea De Carli — con una serie di attività, che ha permesso agli studenti di mettere in pratica quanto appreso a lezione, in laboratorio e in caseificio. Sono stati impegnati anche come ciceroni, istruendo i bambini nei laboratori allestiti per la preparazione del formaggio e informando i tanti turisti, richiamati pure dal fatto che quest’anno Bergamo e Brescia sono le capitali della cultura». Piazza Vecchia si è riempita dei profumi e dei sapori delle eccellenze. Le degustazioni si sono svolte sotto il «calécc», termine dialettale bergamasco che identifica la tipica struttura in cui i bergamini producevano i formaggi di malga. Una testimonianza storica della tecnica e della passione che alimentano la cultura casearia.

I laboratori di caseificazione organizzati dagli allievi dell’istituto di via Bovis sono stati l’occasione per mostrare al pubblico la tecnica con cui viene prodotto il Primo sale, tipico formaggio pandinese e non solo. Tanti i bambini che si sono cimentati in questa esperienza. Le giornate sono state caratterizzate anche dalle degustazioni organizzate dai maestri dell’Organizzazione nazionale assaggiatori di formaggio. Non poteva nemmeno mancare il giusto abbinamento con i vini promossi dai sommelier dell’Ais. Ovviamente la scelta è caduta sui prodotti lombardi, dai rossi della Valtellina e dell’Oltrepò, sino agli spumanti della Franciacorta.

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