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CREMONA. IL PROCESSO

Stalking: «Da otto anni la vicina ci perseguita»

Coppia nel mirino della signora già condannata per atti persecutori. «Ma non si è mai placata»

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

20 Ottobre 2023 - 19:41

Stalking: «Da otto anni la vicina ci perseguita»

CREMONA - Non l’ha fermata nemmeno la condanna a 1 anno di reclusione che il giudice le ha inflitto il 9 gennaio di quest’anno per aver stalkerizzato i suoi vicini di casa dal 2015 al giorno della sentenza.

«La nostra vicina di casa continua a lanciare la spazzatura e oggetti sulla nostra proprietà. Almeno, dopo la sentenza emessa a gennaio, non lancia più le feci non so se sue o di animali, non ho mai voluto verificare». E «continua a spiarci dalla finestra, a insultarci».

Antonella e Alberto, marito e moglie, hanno una settantina d’anni. Nel 1988 hanno preso casa accanto a quella di Roberta, 55 anni, la vicina che da otto anni sta rendendo loro la vita impossibile. «Sicuramente le nostre condizioni di vita si sono modificate. C’è nervosismo anche tra di noi. Siamo ridotti al punto che dobbiamo parlare a bassa voce».

Da un mese e mezzo, Antonella è in cura da uno psicologo per l’ansia e lo stress. Da un po’ di tempo lei esce di rado «per paura» di incrociare la vicina che l’ha già aggredita almeno un paio di volte, in passato.

Insomma, sette anni di stalking e una condanna (nel processo d’appello poi ridotta a sei mesi, perché due reati, nel frattempo, si sono prescritti) e 6mila euro di risarcimento alla coppia non hanno fermato la vicina, di nuovo a processo, difesa dall’avvocato Alessandro Zontini.

L’accusa: atti persecutori da gennaio del 2023, in maniera permanente.

avvocata

L'avvocato Lidia Corrado

Marito e moglie, parti civili con l’avvocato Lidia Corrado di Piacenza, tornano, oggi, in Tribunale, per raccontare «i fatti nuovi».

Comincia Alberto: «I rapporti sono sempre tesi. Quando usciamo di casa, lei ci osserva dalla finestra del bagno, proferisce ingiurie e provocazioni. Non possiamo guardare verso di lei, sennò va in escandescenza. Quando va in escandescenza, abbiamo paura che dalle aggressioni verbali passi a quelle fisiche. In passato, io e mia moglie siamo già stati aggrediti». Succede «tutti i giorni». Elenca gli insulti, il marito: «Ci dice: vecchi’ che puzziamo, che lasciamo sporco dappertutto, che io sono uno zingaro, un imbecille, un deficiente». Alberto assicura che la vicina «butta giù la spazzatura sulla nostra proprietà». E spiega perché a giugno di quest’anno ha integrato la querela. «La vicina mi ha seguito fino in discarica. Ero andato a buttar via delle cose, mi è venuta quasi addosso con la macchina, mi sono quasi scansato. Mi ha dato del delinquente». Lui non raccoglie la provocazione. «Io non ho fatto nulla. Ho scaricato la roba e sono tornato a casa. La signora è rimasta lì».

Ritorna sullo stalking: «Dalla finestra urla frasi abbastanza violente del tipo: ‘Cos’hai da guardare, imbecille! Non guardarmi’. Quotidianamente, lei ti fa sentire sempre la sua presenza. Quando rincasiamo, lei per farci sapere che è in casa, accende e spegne la luce, l’accende e la spegne in continuazione».

Alberto fa mettere a verbale. «Questa situazione arreca nervosismo anche tra noi. Mia figlia ha paura di uscire perché teme di incrociarla per strada e di essere aggredita verbalmente. Mia moglie ha paura di uscire. Esce solo con me». E gli altri vicini di casa? «Sono tutti amici della signora che abita lì da prima di noi. Tutti cercano di non ingenerare discussioni».

Dopo il marito, la moglie. «Lei non si è placata. Con frequenza pressoché giornaliera lancia ancora la spazzatura sulla nostra proprietà, usciamo e lei ci provoca con gli insulti. Io ormai esco poco di casa, perché sono un po’ impaurita, perché mi fa stare male anche il solo sentire la sua voce. Sono troppi anni che si va avanti. Adesso che sono un po’ più anziana faccio fatica a tollerare. Lei è sempre presente, quotidianamente».

Antonella ha con sé una cartelletta verde; contiene i certificati medici. «Da circa un mese e mezzo ho iniziato un percorso psicologico».

Processo aggiornato al 13 dicembre del 2024. L’avvocato Zontini porterà a testimoniare il marito e la figlia della sua assistita e due vicini di casa. Poi toccherà a Roberta difendersi.

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