L'ANALISI
21 Luglio 2023 - 16:57
CREMONA - Arrestato per false attestazioni a un pubblico ufficiale. Questa la sorte toccata nelle scorse ore a uno straniero di 26 anni, con numerosi precedenti di polizia a carico, privo di documenti di identità. L’arresto è scaturito dal controllo avvenuto nel cuore della notte, poco dopo le 2, in viale Po, quando i militari hanno notato un’auto sospetta con quattro persone a bordo. I carabinieri hanno fermato il mezzo e controllato gli occupanti. Il conducente, ovvero il 26enne, ha presentato ai militari una denuncia di smarrimento della patente di guida presentata una settimana fa ai carabinieri di Vigevano (Pavia), nella quale era riportato un nome e l’età di 18 anni.
Invece, gli altri tre erano noti ai carabinieri della Radiomobile per i numerosi precedenti di polizia e penali a loro carico. Le attenzioni dei militari si sono rivolte verso il 26enne. Le verifiche condotte attraverso le banche dati in uso si sono rivelate decisive. Uno dei data base, che permette di conoscere, in base al nominativo fornito, se la persona ha conseguito patenti di guida nel suo Paese di origine, ha fornito un responso negativo. Di conseguenza i carabinieri hanno proceduto a sanzionare il giovane in via amministrativa, per guida senza patente, e al fermo amministrativo del veicolo, a lui in uso e intestato ad altra persona, per 90 giorni.
Ovviamente il fatto che non risultasse una patente a suo nome e che lui ne avesse invece denunciato lo smarrimento ha insospettito i militari che lo hanno accompagnato presso la caserma Santa Lucia e sono stati approfonditi gli accertamenti su quanto da lui dichiarato procedendo alla sua completa identificazione mediante fotosegnalamento. Attraverso la comparazione delle sue impronte è stato rapidamente accertato che quanto riferito dall’uomo era falso, perché in precedenza era già stato identificato con un diverso nome. Infatti, dalla banca dati sono saltati fuori un nome e una data di nascita differenti rispetto a quelli che aveva fornito in viale Po e riportati anche nella denuncia di smarrimento.
In effetti è risultato a suo carico un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso nel 2014 dal Tribunale per i Minorenni di Milano, che non era mai stato eseguito perché per ben nove anni il giovane si era reso irreperibile, fornendo sempre false generalità. Il provvedimento di fermo è stato revocato, ma l’uomo era ricercato anche per diverse notifiche a suo carico, sempre da parte del Tribunale per i Minorenni di Milano, e relative a un procedimento penale che lo vedeva coinvolto per i reati associazione per delinquere finalizzata alla commissione di numerosi furti, con vari complici, presso i distributori automatici di biglietti installati presso le stazioni della metropolitana di Milano.
Il 26enne e altri cinque soggetti avevano composto un gruppo criminale che, da gennaio ad aprile del 2014, aveva compiuto decine di furti ai distributori di biglietti dell’Atm di Milano. La banda agiva sempre di notte, forzando le porte di ingresso delle stazioni, poi danneggiando i distributori e rubando il denaro contenuto, risultato, nel complesso, di diverse decine di migliaia di euro. E per tali motivi era stato rinviato a giudizio, ma non si era mai presentato alle udienze perché era sparito nel nulla, utilizzando sempre generalità false. E anche la denuncia di smarrimento della patente presentata a Vigevano è risultata falsa.
Tenuto conto dei precedenti di polizia e della sua condotta finalizzata a impedire di individuare il suo vero nome e quindi a farsi identificare eludendo i controlli di polizia, il 26enne è stato arrestato per quanto commesso. Il 26enne è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Cremona fino alla mattina del 21 luglio, quando è stato accompagnato in Tribunale per l’udienza di convalida, conclusasi con la convalida dell’arresto. Il 26enne è stato rimesso in libertà e sottoposto all’obbligo di firma. L’udienza è stata fissata per il 15 settembre prossimo.
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