L'ANALISI
20 Ottobre 2023 - 19:03
MALAGNINO - Altra truffa telefonica, l’ennesima di questi tempi, ai danni di due persone anziane del paese. E ancora una volta ben architettata. Nel primo pomeriggio di giovedì un’anziana signora riceve sul suo cellulare la chiamata di un presunto maresciallo che la informa che il figlio ha provocato un incidente e che al momento si trova in caserma con un avvocato. Le forze dell’ordine lo hanno trattenuto perché l’altra persona coinvolta si trova in terapia intensiva in fin di vita. Il ragazzo ora rischia la detenzione per omicidio colposo. Per evitare la condanna si deve pagare una cauzione di 11mila euro che, come da copione, verrà prelevata da qualcuno della caserma perché il figlio è impossibilitato a muoversi. A questo punto, dall’altra parte del telefono, si sente la voce interrotta dal pianto del presunto figlio che, tra le lacrime, chiede aiuto ai genitori.
La signora, sotto shock, non reagisce, mentre il marito ha la lucidità di chiamare l’altra figlia pregandola di raggiungerli. Quando la figlia arriva la madre è ancora al telefono.
“Il sedicente avvocato – dice la figlia che vuole rimanere anonima – sostenendo di essere un amico di mio fratello ha continuato nella sceneggiata chiedendomi di recarmi in tribunale. Dopo qualche domanda ho capito che qualcosa non andava e non ho abboccato. Ma è stata una situazione surreale che ha messo a dura prova anche me”.
Anche perché, nel frattempo, i genitori hanno provato a contattare il figlio che, essendo al lavoro, non riusciva a rispondere.
“Abbiamo poi chiamato i carabinieri, quelli veri, per segnalare l’accaduto e far partire le eventuali indagini. E’ stato tutto architettato nei minimi dettagli, sapevano perfettamente dove andare a parare, anche il nome di mio fratello. Questi farabutti, anche se li definirei in altro modo, hanno giocato sull’emotività dei miei genitori, tanto che mia madre, sconvolta, ha davvero pensato di sentire mio fratello dall’altra parte del telefono. Di fronte ad una situazione simile chiunque avrebbe vacillato e, nonostante le numerose raccomandazioni, ci stavano per cascare. Rimane però un enorme spavento e l’amarezza dell’umiliazione subita da due brave persone”.
L’appello, ancora una volta, è quello di stare molto attenti e non cadere in queste trappole che, purtroppo, stanno diventando sempre più frequenti.
“E’ la terza segnalazione nel giro di una settimana – afferma il sindaco di Malagnino Donato Losito – ormai queste truffe sono all’ordine del giorno. Spesso sono indirizzate a persone anziane, ma non è detto che pure i più giovani possano cascarci. Proprio lo stesso giorno di questo increscioso episodio ho ricevuto avviso che una signora ben più giovane dei protagonisti di questa storia aveva ricevuto una telefonata da finti carabinieri che chiedevano notizie in merito ai figli. Ha minacciato di chiamare i carabinieri veri e allora hanno riattaccato. L’invito è quello di segnalare l’accaduto e rivolgersi alle forze dell’ordine, mantenere possibilmente la calma e rimanere lucidi per non dar modo ai truffatori di proseguire nel loro intento criminoso”.
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