Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA

«Sua figlia ha avuto un incidente». Truffa del falso avvocato, 75enne consegna 500mila euro

Anziana in panico e con il cuore a mille cade nella trappola e consegna contanti e gioielli. Un mese di indagini, preso un napoletano con molti precedenti

Francesca Morandi

Email:

fmorandi@laprovinciacr.it

20 Ottobre 2023 - 08:46

«Sua figlia ha avuto un incidente». Truffa del falso avvocato, 75enne consegna 500mila euro

CREMONA - Il 22 marzo del 2019 era finito nel carcere di Poggioreale. Otto mesi prima, nella zona di Posillipo, la zona chic di Napoli, alla guida di uno scooter affiancò un automobilista. Il complice-passeggero puntò una pistola e la vittima fu costretta a consegnare un Rolex da 12mila euro. A Poggioreale, Stanislao Montagna, 42 anni, è tornato due giorni fa. I poliziotti della Squadra Mobile di Cremona sono scesi nel capoluogo campano con l’ordinanza di custodia cautelare. Lo hanno arrestato insieme ai colleghi partenopei. Secondo l’accusa, è il bandito che il 18 settembre scorso era risalito al Nord, viaggiando su una Opel Corsa per truffare, a Cremona, una 75enne con l’odioso trucco del ‘falso incidente alla figlia’. Un colpo grosso: sui 500mila euro, qualche centinaia di euro in contanti, il resto del malloppo in gioielli e pietre preziose. Furto in abitazione aggravato, l’ipotesi di reato che gli viene contestata. La refurtiva non è stata trovata.

Un carriera da delinquente, Montagna: rapine (tre), omissione di soccorso, lesioni e danneggiamento, numerose evasioni e minaccia, i precedenti. Segni particolari: due vistosi tatuaggi sul collo. Uno tribale da una parte, un bacio dall’altra. E poi c’è il terzo, sull’avambraccio, quello che quattro anni fa lo incastrò nell’indagine sulla rapina aggravata dell’orologio a Napoli. Ma a Cremona, quando si presentò alla vittima, Montagna quel terzo tatuaggio lo aveva coperto. Si era messo in giacca, fingendosi “l’avvocato Auriemma”. Il modus operandi è sempre lo stesso. Lunedì 18 settembre. Alle 11, nell’abitazione dell’anziana, in via Dante, è squillato il telefono. Era un tale maresciallo Volpe (il complice rimasto ignoto, per ora). “Sua figlia è stata coinvolta in un grave incidente stradale. Signora, deve far fronte alle imminenti spese legali. Tra poco arriverà a casa sua l’avvocato: dovrà consegnargli il denaro, ma vanno bene anche i gioielli”.

Il maresciallo Volpe ha tenuto al telefono la 75enne, totalmente in panico e con il cuore a mille, impedendole di verificare se la figlia avesse davvero avuto un incidente. Dopo pochi minuti, l’elegante avvocato Auriemma ha citofonato e si è fatto aprire. Il finto legale ha illustrato lo scenario. Ci volevano parecchi soldi per evitare che la figlia finisse in guai seri. E l’anziana madre ha consegnato tutto ciò che aveva. Quando “l’avvocato” se ne è andato, la signora ha telefonato alla figlia e ha scoperto la fake news, di essere cascata nella trappola. L’indagine della squadra mobile è scattata immediatamente. Con la descrizione del bandito fornita dalla vittima, i poliziotti hanno analizzato tutte le telecamere di video sorveglianza, pubbliche e private, nei pressi di piazza Libertà, vicina a via Dante. Hanno verificato ogni auto passata sotto le telecamere nelle ore compatibili con la truffa. L’attenzione si è focalizzata su una Opel Corsa intestata a una società di leasing campana. Chi ha indagato, ha approfondito gli accertamenti. Nei giorni successivi, quell’auto è stata monitorata in tutta Italia. Nei pressi di Frosinone,durante un ordinario controllo di polizia, è stato identificato un napoletano di 42 anni.

I poliziotti del commissario capo Marco Masia hanno poi trovato una telecamera in via Dante che aveva ripreso il bandito in una zona compatibile con l’abitazione della vittima. Come era già accaduto a Napoli dove Montagna era stato incastrato dal tatuaggio sull’avambraccio, anche a Cremona a inchiodarlo sono stati gli altri due sul collo. Martedì scorso, i poliziotti sono scesi a Napoli con l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta del pm Andrea Figoni che ha coordinato le indagini. Con la collaborazione dei colleghi del capoluogo campano hanno dato la caccia al truffatore. Dopo 24 ore di intense ricerche lo hanno trovato, ammanettato e accompagnato a Poggioreale. Al bandito è stato anche notificato il foglio di via obbligatorio con il divieto di tornare a Cremona per 4 anni. La misura di prevenzione è stata emessa con il provvedimento del questore Michele Sinigaglia. E come prevede il recente decreto Caivano, in caso di violazione, è previsto l’arresto fino a sei mesi.

Le truffe agli anziani sono il crimine tra i più odiosi. Troppi i casi, bisogna fare attenzione. La questura rinnova l’appello: “È fondamentale non aprire mai la porta a sconosciuti che non siano in grado di identificarsi compiutamente, anche se indossano una uniforme o se assumano l’aspetto di distinti professionisti. Prima di aprire la porta di casa, è necessario ricevere concrete rassicurazioni, ricordandosi che nessun operatore delle forze dell’ordine o di altre pubbliche amministrazioni è autorizzato ad acquisire del denaro contante direttamente dal cittadino”. Nel caso della ‘truffa dell’incidente’ la polizia invita “a non farsi prendere dal panico” e “ a chiamare immediatamente le forze dell’ordine per verificare la veridicità delle affermazioni”. Si esorta “a chiamare, per qualunque problema, il 112, se ci si accorge di essere state vittime di un raggiro, a denunciare tempestivamente e senza riserbo”.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400