L'ANALISI
14 Ottobre 2023 - 18:46
CREMA - Di sabato alle 14 la Pergolettese non aveva mai giocato. Ed è bastato il primo esperimento, dettato dalle esigenze televisive, a mandare in tilt il traffico. A limitare i disagi è stato lo slittamento della chiusura alle 13.30 di viale De Gasperi, grazie al tardato arrivo degli ultras trentini, ma con l’uscita dei ragazzi dalle scuole, verso le 13 ci sono state code in via Libero Comune.
In viale De Gasperi, davanti allo stadio, già dalle 11.30 c’era un imponente schieramento di forze dell’ordine, oltre a steward e Protezione civile. Più che al Voltini pareva di essere a San Siro. I tifosi del Trento, tuttavia, si sono persi per strada e, anziché prima dell’inizio della partita di campionato di serie C contro la Pergolettese, sono arrivati a metà del secondo tempo.
Inizialmente, nel settore riservato agli ospiti, c’erano quattro persone (tre uomini e una donna), quasi intimoriti da tutta l’attenzione che le forze dell’ordine hanno riservato loro. A metà ripresa hanno fatto il loro ingresso altri 19 giovani, che hanno appeso uno stendardo in Curva Nord, insieme alla bandiera della Palestina. A fine incontro se ne sono andati a casa delusi, sia per il risultato sia per essersi fatti quasi 400 chilometri per vedere uno spicchio di gara. Più deluso di loro soltanto il povero benzinaio di viale De Gasperi, che con la strada chiusa per quattro ore ha passato il pomeriggio a girarsi i pollici.
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