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Bergamaschi stronca il nuovo Racchetti: «Traffico impazzito»

È scontro fra Comune e Provincia. Il sindaco: «Via Libero Comune diventerà una trappola»

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

14 Ottobre 2023 - 05:10

Bergamaschi stronca il nuovo Racchetti: «Traffico impazzito»

CREMA - Il progetto della nuova sede del liceo Racchetti è di elevata qualità (anche i costi in realtà non scherzano), ma creerà grossi problemi alla viabilità in una zona già abbondantemente congestionata. Problemi che la Provincia, nella sua progettazione, non ha ancora tenuto in conto. Meglio sarebbe stato valutare altre collocazioni. In estrema sintesi è questo il giudizio che il sindaco Fabio Bergamaschi esprime su quanto l’amministrazione provinciale ha presentato.

«Abbiamo appreso dai media locali – afferma il sindaco — che la Provincia ha approvato il progetto di fattibilità tecnica-economica della nuova sede del Racchetti, prevista in via Libero Comune. Bene, ma non benissimo, è stato il pensiero, credo, comune a molti cremaschi. Conoscere come dal punto di vista della qualità edilizia l’intervento sia di elevato livello non può che far piacere, pensando a studenti e docenti, a quanto siano importanti gli investimenti pubblici in un’edilizia scolastica sicura, moderna e sostenibile. Tuttavia, in quella comunicazione non è passata inosservata l’assenza di ogni notizia in merito a come la Provincia intenda risolvere il problema della viabilità di accesso al futuro plesso, destinato ad ospitare 1.100 studenti che andranno a sommarsi alle diverse migliaia che già oggi quotidianamente frequentano gli istituti posti sull’asse di via Libero Comune, congestionandolo negli orari di punta».

traffico

Problema ampiamente prevedibile quando si è scelta quest’area. «Per la città — aggiunge Bergamaschi — questo ulteriore aggravio non può essere considerato un effetto collaterale trascurabile. La viabilità di via Libero Comune è già oggi un problema grave e, in assenza di un serio riordino generale, con il nuovo polo scolastico rischia di degenerare in gravissimo. È una preoccupazione che abbiamo manifestato chiaramente alla Provincia già dall’avvio del nostro mandato. Avevamo, anzi, provato a riaprire un confronto volto a verificare ubicazioni sicuramente migliori in termini di pianificazione territoriale e viabilistica, come l’area della cosiddetta scuola di CL o aree prossime alla stazione ferroviaria, ma la scelta era ormai irreversibile».

Il sindaco prende dunque le distanze: «L’amministrazione comunale non ha né promosso, né condiviso questa soluzione che, essendo stata pensata oltre tre lustri fa, non tiene conto di come nel mentre la città si sia trasformata. Per serietà, riteniamo che simili progetti, in cui sono in gioco ingenti risorse che ricadono sul territorio, non possano essere boicottati con leggerezza. Non ne abbiamo intenzione, ma avvertiamo l’improrogabile urgenza di migliorare radicalmente un pensiero di sviluppo urbanistico e viabilistico mai adeguatamente compiuto, per fare in modo che ciò che qualcuno ha pensato come opportunità non si trasformi in un problema ingestibile scaricato sulla città e sulle casse comunali».

Bergamaschi lamenta l’assenza di confronto: «Da circa un anno non abbiamo riscontri sull’avanzamento progettuale, né in merito alla proposta di riordino viabilistico che abbiamo avanzato alla Provincia, chiedendole di studiare, per poi finanziare, un nuovo hub degli autobus tra via Macallé e la tangenziale. È un’informazione che attendiamo quanto e più di quella che ci illustra l’avanzamento progettuale della scuola».

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