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CREMA: IL VIDEO

«Auto a tutta velocità: basta! I nostri figli sono in pericolo»

L'episodio riporta al centro dell'attenzione la pericolosità di quel breve tratto di strada di via Capegnanica. E i residenti chiedono al Comune di intervenire

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

07 Ottobre 2023 - 05:25

CREMA - Ancora una tragedia sfiorata in via Capergnanica. Come un anno fa, quando fu la Porsche Cayenne con al volante il presidente della Pergolettese calcio Massimiliano Marinelli a ribaltarsi in un campo, dopo aver urtato in pieno un muretto che si trova lungo il piano campagna. Auto distrutta, con il 45enne ricoverato in terapia intensiva.

L’altro pomeriggio è stata una 23enne ciclista che vive in città a finire in ospedale, urtata da una Ford Fiesta blu, guidata da una 68enne, è caduta sull’asfalto riportando contusioni e escoriazioni che ne hanno reso necessario il trasferimento al Maggiore. Per fortuna, non ha subito gravi conseguenze, ma l’episodio riporta al centro dell’attenzione la pericolosità di quel breve tratto di strada.

Circa un chilometro che dal cavalcavia della tangenziale porta sino alla rotatoria di via Libero Comune. Un percorso quasi completamente rettilineo. Già un anno fa i residenti – sono una decina le famiglie che abitano lungo la strada – avevano lanciato l’allarme sulla pericolosità della strada.

«Sono passati 12 mesi e siamo sempre al punto di partenza, nulla è stato fatto per fare in modo che i veicoli diminuiscano la velocità» sottolineano. L’investimento della ciclista è solo l’ultimo episodio in ordine di tempo.

«Questo rettilineo invita ad andare forte, specialmente per chi scende dal cavalcavia della tangenziale in direzione della città – sottolinea una signora –: c’è anche una semi curva pericolosa. Inoltre la strada è stretta. Muoversi in bicicletta o a piedi è estremamente rischioso, in troppi non rispettano il limite di velocità (50 chilometri orari, Ndr)».

Negli ultimi anni si sono verificati diversi fuori strada, alcuni anche con conseguenze serie. Una distrazione, magari dovuta all’uso dello smartphone mentre si è al volante, unita alla velocità elevata: sono spesso queste le cause degli incidenti.

«La mattina porto sempre in auto mia figlia a prendere il pullman per Milano, non mi fido a farla uscire in bici, anche se deve percorrere poche centinaia di metri su questa strada – racconta una mamma –: ci sono troppe auto che viaggiano a velocità folli e quando si incrociano due veicoli, se c’è una persona sul ciglio, si rischia ogni volta che venga travolta».

Le richieste di chi abita in via Capergnanica sono sempre le stesse di un anno fa: innanzitutto posizionare dei dissuasori di velocità, in modo da costringere chi ha il piede pesante a diminuire l’andatura. In seconda battuta servirebbe una pista ciclo pedonale, almeno per collegare le abitazioni che si trovano prima del cavalcavia con la rotatoria di via Libero Comune. Poche centinaia di metri che metterebbero in sicurezza la percorrenza di pedoni e ciclisti. Sono in molti, coloro che percorrono in bici o a piedi via Capergnanica, compresi diversi residenti del paese confinante. C’è anche chi la fa tutti i giorni per recarsi al lavoro. Con le giornate che si accorciano e il buio incombente la sera, è sempre più rischioso. Il Comune ha in corso progettualità per interventi volti a tenere sotto controllo la velocità in alcune vie cittadine. La situazione del traffico e in particolare dei tratti più a rischio viene monitorata e valutata in base alle risorse disponibili. Gli uffici, anche su indicazione della parte politica, nella fattispecie l’assessore alla Viabilità Gianluca Giossi, dovranno ora valutare se inserire anche le richieste dei residenti di via Capergnanica.

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