L'ANALISI
10 Ottobre 2023 - 08:30
La ricerca delle testimonianze dell’antico insediamento agricolo
PALAZZO PIGNANO - Un progetto per aprire almeno una volta la settimana, preferibilmente nei week end, l’area archeologica della villa romana e l’Antiquarium, che ne ospita i reperti. È l’obiettivo dell’amministrazione comunale per il 2024, con l’incarico di realizzarlo, affidato nei giorni scorsi dalla giunta all’assessore esterno alla Cultura, Annalisa Crea. «Con risorse da inserire nel bilancio del prossimo anno, indiremo un appalto per una durata di 24 mesi, che interesserà sia la biblioteca, sia l’area archeologica — spiegano dall’amministrazione di Palazzo Pignano —: la prima dovrà essere aperta al pubblico per un totale di 18 ore settimanali e con la previsione di chiusura per quattro settimane nel corso dell’anno. Mentre le visite guidate gratuite alla zona archeologica e all’Antiquarium si terranno in tutti i mesi dell’anno, per 120 ore complessive. E saranno su prenotazione».
La programmazione messa in campo dal Comune è fondamentale per assicurare un servizio ai turisti e per far fronte alle difficoltà di personale della Soprintendenza, ricordate un paio di settimane fa anche da Maria Luisa Ferrari, stretta collaboratrice del sovrintendente di Cremona Mantova e Lodi Giuseppe Barucca. Nel suo intervenire al convegno sugli scavi, organizzato nella pieve di San Martino vescovo di Tours, aveva sottolineato: «Siamo in una fase in cui, per carenza di personale, non possiamo come Soprintendenza garantire l’accesso costante all’Antiquarium e al complesso archeologico».
Le ricerche degli studenti dell’università Cattolica, intanto, sono riprese con l’inizio del mese: una nuova campagna di scavi, finanziata grazie alle raccolte fondi promosse dal Comune. Ciò fa capire come, senza le risorse locali, la zona archeologica sia inevitabilmente destinata a rimanere chiusa e gli scavi a non proseguire. La giunta sta anche cercando di coinvolgere l’Area omogenea e in generale i paesi confinanti in iniziative di promozione. E ciò, nell’ottica del proseguimento della stretta collaborazione con l’università Cattolica, i cui studenti e docenti si occupano degli scavi. Future campagne necessiteranno di ulteriori sostegni economici.
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