L'ANALISI
09 Ottobre 2023 - 05:10
PANDINO - La centrale termica comunale, negli ultimi, ha dato parecchi problemi: di volta in volta è venuto a mancare il riscaldamento in diversi degli edifici pubblici collegati alla struttura, creando pesanti disagi alle società sportive, alle associazioni e alle attività scolastiche. Ma ora, il Comune ha deciso di mettere mano in via definitiva alla situazione. Con un intervento di riqualificazione da 200mila euro, che dovrebbe dare nuova linfa a tutto l’impianto. Ad essere collegate tramite la rete del teleriscaldamento alla centrale, che si trova nel complesso delle scuole medie, sono la palestra di via Bovis, la scuola casearia, la primaria, la media stessa, l’intero castello visconteo, sede comunale, l’ex media e altri edifici.
«Dall’analisi effettuata dal tecnico, che abbiamo incaricato per la progettazione dei lavori, è emersa una situazione tale, per cui non è possibile procrastinare alcuni interventi», sottolineano dalla giunta guidata dal sindaco Piergiacomo Bonaventi. In particolare, a seguire i lavori sarà anche l’assessore alle Opere pubbliche Francesco Vanazzi. Le verifiche hanno indicato che i collettori di distribuzione risultano in cattivo stato di manutenzione, con le valvole di intercettazione completamente bloccate in posizione aperta.
«Alcune pompe di circolazione sono di tipo piuttosto vecchio, senza possibilità di modulazione di portata dell’acqua ai fini del risparmio energetico — chiarisce la relazione dei tecnici —: il sistema di automazione della centrale non è funzionante, con conseguente gestione dell’accensione e spegnimento delle caldaie ad inizio e alla fine stagione. In passato, per ottemperare gli obblighi imposti dal governo, erano stati inseriti degli orologi per accensione e spegnimento dei bruciatori. In generale, insomma, le caldaie sono in cattivo stato di conservazione e il sistema di trattamento dell’acqua di reintegro ha delle pesanti per carenze manutentive».
Con questi lavori dovrebbe essere scongiurato una volta per tutte il rischio di nuovi disagi durante l’inverno, come quelli capitati più volte negli ultimi anni, con guasti e altri problemi tecnici che impedivano di riscaldare a dovere impianti sportivi o altri locali pubblici. Ad esempio la palestra di via Bovis dove, due anni fa, si erano raggiunti i 13 gradi all’interno dell’impianto, costringendo il Comune a chiudere la struttura. In quel caso, i tempi della riparazione erano andati per le lunghe per via delle difficoltà nel reperire il pezzo di ricambio sul mercato, una nuova valvola, necessaria per sostituire quella che si era guastata, mandando in tilt l’impianto di riscaldamento.
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