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Ospedale Oglio Po, la Cardiologia è di nuovo autonoma

Ripristinata la funzionalità del reparto dopo la ‘fusione’ con Terapia intensiva. I posti letto da 4 a 6

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

03 Ottobre 2023 - 16:48

Ospedale Oglio Po, la Cardiologia è di nuovo autonoma

CASALMAGGIORE -  È stato rispettato l’impegno dichiarato dall’Asst di Cremona. Ieri il reparto di Cardiologia dell’ospedale Oglio Po è tornato in funzione con sei letti di degenza, due in più di prima.

E mercoledì 11 ottobre si svolgerà la selezione del nuovo primario, dopo le recenti dimissioni di Giuseppe Di Tano, giunto a Casalmaggiore a ottobre 2021, presidente dei cardiologi ospedalieri lombardi, che ha accettato una proposta di lavoro in un’altra struttura.

I candidati iscritti sono quattro. Il nuovo primario verrà assunto a tempo indeterminato e ricoprirà la carica dirigenziale per cinque anni rinnovabili. La selezione avverrà attraverso una valutazione dei curricula, che peseranno per il 40% del punteggio finale, oltre a un colloquio per valutare le capacità professionali e gestionali. In caso di parità di punteggio, verrà preferito il candidato più giovane.

In organico sono rimasti due cardiologi, Carlo Piscitelli e Giuseppe Pellinghelli, ai quali si affiancano quattro medici della cooperativa per garantire la copertura dei turni sui sei posti letto.

Al loro fianco, coordinati da Maruska Lukianenko, da lunedì ci sono sei infermieri di cardiologia più uno di terapia intensiva in supporto e cinque Oss. Inoltre, grazie a cinque infermieri dedicati, l’attività ambulatoriale è garantita. Ieri mattina erano diverse le persone nella sala d’attesa davanti agli ambulatori.

Nel 2022 la Cardiologia Oglio-Po ha dimesso 507 pazienti, di cui 76 ricoverati per insufficienza cardiaca e shock, 22 per la sostituzione del pacemaker, 18 per infarti miocardici acuti senza complicazioni maggiori e 14 per altre malattie cardiovascolari. L'attività ambulatoriale ha compreso 16.475 prestazioni, tra cui 2.924 prime visite, 3.870 visite di controllo, 8.629 esami specifici (elettrocardiogramma ed ecocardiografie) e 371 test da sforzo.

A regime ordinario, i posti letto sarebbero sedici. Trasferire temporaneamente quattro letti di degenza dalla Cardiologia alla Terapia intensiva nei mesi estivi, come ha sottolineato Asst, è stata una necessità. Si è trattato di una scelta obbligata determinata da due fattori: la carenza di medici e infermieri e la volontà di garantire il loro diritto alle ferie. Era l’unico modo per mantenere attivi i posti letto e assicurare l’assistenza ai pazienti anche durante l’estate. Il reparto soffre della carenza di sanitari di cui soffrono tutte le strutture a livello nazionale.

Procedono intanto gli interventi per gli adeguamenti strutturali e diagnostici. In corso ci sono i lavori per la sostituzione della risonanza magnetica, ma gli investimenti complessivi programmati per la riqualificazione della struttura (antincendio, antisismica, facciate e coperture) ammonta a 28.844.976,20 euro. Altri 3 milioni di euro sono stati stanziati per le nuove apparecchiature.

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