L'ANALISI
30 Settembre 2023 - 19:38
CREMONA - Dopo il via libera in Consiglio comunale al Pgt, il Piano di governo del territorio, con 16 voti a favore e 9 contrari, ora la parola passa ai cittadini e alle associazione. Dal momento infatti in cui la documentazione relativa al Documento di Piano, la Variante del Piano dei Servizi e del Piano delle Regole, che costituiscono il Piano di Governo del Territorio, sarà depositata nella Segreteria Comunale, sarà consultabile per 30 giorni. Sarà quindi possibile presentare osservazioni nei successivi trenta giorni.
Ma intanto le polemiche divampate in Consiglio non si placano. Da una parte soprattutto Forza Italia, con Carlo Malvezzi e Federico Fasani, e la Lega, con Simona Sommi, secondo cui la maggioranza non avrebbe titolo a sventolare bandiere politiche sul Pgt approvato. Nel dibattito non era intervenuto alcun esponente di Fratelli d’Italia. Rivendica, invece, politicamente quel documento il capogruppo del Pd, Roberto Poli, secondo cui «è stata approvato un documento centrale e determinante per il futuro della nostra città: l’adozione della variante al Piano di Governo del Territorio. Una variante che si sostanzia nella scelta di non consumare più terreno agricolo».
«Le aree edificabili - continua Poli -, con questa variante e la precedente variante puntuale, vengono ridotte di ben 670mila metri quadrati che sono pari, per fare un riferimento plasticamente visibile, a 93 campi di calcio. Una scelta che insieme ad altre, quale per esempio il ridimensionamento delle metrature delle medie strutture di vendita, propone una Cremona del futuro con una fisionomia chiara. Una città che fa leva sui suoi punti di forza storici, dalla valorizzazione del fiume Po all’incremento del verde e del bosco urbano, dalla sua filiera agroalimentare alla sua bellezza architettonica e alla tradizione liutaria e musicale. E che continua a investire e a far crescere la città universitaria, grandissimo obiettivo raggiunto dall’amministrazione in carica con l’imprescindibile contributo di privati».
«Di fronte a una chiara e forte, e anche radicale visione del centrosinistra compatto abbiamo assistito a un dibattito consiliare a dir poco imbarazzante. Da un lato — prosegue Poli — la nostalgia di un modello di città vecchio reiterato da Forza Italia che ridisegnerebbe nuove cementificazioni e nuove strade, quale la strada Sud. Dall’altro un silenzio imbarazzante di Fratelli d’Italia non pervenuta e non intervenuta su un tema così centrale per la città. La realtà è che, al di là delle firme congiunte nei comunicati, il centrodestra locale non ha né visione né coesione. E ripete il copione andato in scena nel 2013 quando sulla variante al Pgt si determinò una profonda divisione nel campo del centrodestra».
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