L'ANALISI
21 Settembre 2023 - 18:11
CREMA - Dopo i primi dieci giorni di scuola, l’elenco delle lamentele è già piuttosto corposo. Fioccano le segnalazioni da parte di genitori, ma anche degli stessi utenti, ovvero gli studenti: i pullman sono troppo pieni, oppure non passano negli orari stabiliti. Accade su diverse tratte del territorio Cremasco, collegamenti pluri quotidiani tra i paesi e la città, in particolare al mattino tra le 7 e le 8, quando oltre 3.500 ragazzi salgono sui bus per raggiungere le superiori, e al pomeriggio, nella fascia oraria del rientro a casa. I problemi maggiori sono soprattutto ad inizio giornata. All’ora di pranzo, tra orari di uscita sfalcati e lezioni pomeridiane, la massa di viaggiatori che hanno tra i 14 e i 19 anni è meno fitta.
Sul banco degli imputati ci sono le società di trasporto pubblico su gomma che effettuano servizio nel Cremasco. In primis Autoguidovie, sui cui mezzi viaggiano la stragrande maggioranza degli studenti. Poi anche le aziende che collegano il territorio con Lodi e Treviglio, come la Star. E quest’anno, più che in passato, c’è un evidente problema di carenza di personale. Gli autisti sono pochi, dunque basta un malanno per mandare in tilt un sistema che si regge su delicati equilibri orari. «Così mi hanno detto quando ho chiamato l’azienda per lamentarmi del fatto che mio figlio in questi primi giorni scuola spesso non è riuscito a salire sul bus per Crema in quanto o troppo affollato o addirittura non passato» racconta un papà di Bagnolo Cremasco.
Analoghi problemi anche per studenti che vivono in altre zone, come Scannabue e poi i paesi a nord ovest del territorio, da Spino a Rivolta d’Adda. Ogni mese di settembre, la ripresa della scuola ha sempre presentato questi disagi, poi progressivamente aggiustati con cambi di orario, modifiche di percorso o con il necessario potenziamento del numero delle corse. Autoguidovie negli anni ha messo a punto una serie di novità tecniche, introducendo l’applicazione per controllare al meglio orari e percorsi, inserendo una serie di agevolazioni, come per esempio il prezzo degli abbonamenti annuali del bus studenti bloccato per tutto settembre.
Gli investimenti in pullman nuovi non sono mancati, tanto che la flotta dell’azienda è tra le più moderne e dunque meno inquinanti d’Italia. Di fronte però alla carenza di personale, le difficoltà si fanno sentire. Per arrivare a regime, il servizio dovrà ora attendere che i singoli istituti superiori di Crema, ma anche di Lodi e di Treviglio, diano ufficialità agli orari definitivi delle lezioni. A quel punto si dovrebbe maggiormente stabilizzare il flusso degli studenti passeggeri, non più soggetto ad oscillazioni quotidiane dovute ai continui cambi di calendario dei primi giorni di scuola. Ciò, unito al fatto che la società conosce il numero di abbonamenti annuali sottoscritti, dovrebbe permettere a Autoguidovie di tarare al meglio il numero di corse su ogni singola linea.
Si potranno valutare anche modifiche orarie, il tutto in base al numero di studenti che vanno trasportati ogni giorno avanti e indietro da Crema. Nell’attesa, genitori e figli si sfogano sui social, chiedono più pullman, lamentano viaggi pigiati come sardine e auspicano l’intervento delle singole amministrazioni comunali, per fare pressione per un miglioramento del servizio. «Non va dimenticato – ricordano – che i soldi dell’abbonamento, annuale o mensile che sia, vengono versati tutti, subito e in anticipo (c’è eventualmente la possibilità di rateizzare l’annuale, ndr): insomma, si paga in anticipo un servizio che invece spesso lascia a desiderare».
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