L'ANALISI
08 Settembre 2023 - 10:01
Ida Ramponi, dg dell'Asst Crema, e il tetto gravemente danneggiato dell'ospedale Santa Marte
RIVOLTA D'ADDA - Il tetto dell’ospedale Santa Marta, gravemente danneggiato dalle grandinate dello scorso luglio, dev’essere subito riparato. L’Azienda socio sanitaria territoriale ha così dato mandato a una ditta specializzata, per effettuare gli interventi di manutenzione straordinaria, che comporteranno la sostituzione di diversi coppi, sbriciolati o comunque lesionati. Si sono infatti verificate infiltrazioni nel sottotetto e da qui nei locali dell’ospedale, che vanno tamponate al più presto. Il direttore generale Ida Ramponi, ricevuta la relazione dei tecnici, ha dunque provveduto a stanziare cinquantamila euro. «Gli eventi atmosferici avversi del 23 e 25 luglio scorsi, con le forti grandinate che si sono abbattute sul territorio — si legge nel documento — hanno arrecato ingenti danni alla porzione di fabbricato del Santa Marta soprastante il reparto di gastroenterologia. Da qui la necessità di mettere in sicurezza lo stabile, preso atto che il reparto di gastroenterologia risulta non più agibile per motivi di sicurezza, essendo l’edificio danneggiato sulle facciate con gravi conseguenze per gli infissi, vetrate e gli impianti installati. In contemporanea — la sottolineatura — risulta compromessa la copertura con gravi infiltrazioni a causa dello spostamento e della rottura dei coppi e il danneggiamento dell’orditura di sostegno». L’impresa avrà poco più di 40 giorni per completare la manutenzione del tetto. I lavori, in base al contratto stipulato, dovranno concludersi entro il 25 ottobre.
I problemi causati dal maltempo non hanno comunque creato eccessivi disagi agli altri reparti dell’ospedale, che continuano a funzionare regolarmente nelle proprie sedi. La riabilitazione respiratoria prende in carico persone affette da patologie pneumologiche acute o sub-acute e neuromuscolari. C’è poi la riabilitazione cardiologica, la cui attività è principalmente rivolta alla cura di pazienti provenienti innanzitutto da Crema, ma anche dalle Asst confinanti. La riabilitazione neuromotoria è riservata a pazienti nell’immediata fase post acuta della malattia, conseguente a un ictus o emorragia cerebrale, o al peggioramento in malattie degenerative come la sclerosi multipla, la Sla, il morbo di Parkinson; o ortopediche: interventi sulle articolazioni maggiori, come anca e ginocchio. Completa i reparti la riabilitazione delle dipendenze, dedicata alla cura di chi ha avuto disturbi causati dall’abuso di stupefacenti o alcol, ma anche dal gioco d’azzardo.
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