Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA

Aggressione di piazza Roma, ora diventa un caso politico

Il consigliere regionale Marcello Ventura: «In certe zone della città vige l’anarchia, non si può più scherzare»

La Provincia Redazione

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

07 Settembre 2023 - 18:48

Aggressione di piazza Roma, ora diventa un caso politico

Il consigliere regionale Marcello Ventura e una foto scattata lunedì sera dopo l'aggressione

CREMONA - Mentre le forze di polizia indagano a ritmo serrato con l’obiettivo di individuare gli autori, a partire da chi ha sferrato il colpo con il coccio di bottiglia, con l’obiettivo di discuterne nel prossimo consiglio comunale i consiglieri di Fratelli d’Italia hanno depositato un’interrogazione. E così, l’aggressione di piazza Roma diventa sempre più un caso politico. Locale e non solo. Perché è politico l’intervento di Marcello Ventura, consigliere regionale di Fratelli d’Italia. «Quella di lunedì scorso in piazza Roma è solo l’ultima, grave e preoccupante, aggressione per futili motivi. Purtroppo, in città come Cremona l’intensificarsi di quel tipo di fenomeni incide sull’aumento dell’indice della criminalità che entrerà nell’indagine sulla qualità della vita».


Da consigliere comunale, Ventura ha presentato dal 2015 una lunga serie di interventi: «Ho messo in evidenza i problemi legati alla sicurezza di Cremona, spesso legati ad una gestione incontrollata dell’immigrazione, sfuggita di mano per stessa ammissione del sindaco, che fino a meno di un anno fa negava l’esistenza dell’emergenza. Nonostante questo, desidero comunque impegnarmi in maniera costruttiva e ho già contattato le istituzioni preposte alla sicurezza e all’ordine pubblico, che hanno colto l’occasione per sottolinearmi le criticità che stanno affrontando».


Con professionalità massima a dispetto della cronica carenza di organico: «Le nuove assunzioni — conferma Ventura — non hanno ripianato i vuoti dovuti ai pensionamenti. E così, anche se certamente il personale delle forze dell’ordine è presente a presidio del territorio con sforzi immani, non è più pensabile affidarsi esclusivamente alla loro volontà e al loro senso del dovere. Non basta esprimere loro gratitudine, bisogna intervenire a livello locale, dove sarebbe opportuno che gli agenti della polizia locale fossero integrati e coordinati con le altre forze dell’ordine per garantire quella sicurezza urbana che oggi a Cremona è assente. Aggiungo che, come consigliere regionale, sarà mio impegno fare da tramite con il Ministero dell’Interno affinché sia numericamente incrementato il personale delle forze dell’ordine già fissato nell’ambito delle nuove assunzioni destinate a Cremona».


La conclusione è squisitamente politica, con il sindaco Gianluca Galimberti e la sua amministrazione nel mirino: «Mi chiedo se alla luce di questo ennesimo episodio l’amministrazione si sia resa conto dell’emergenza sicurezza e se si sia confrontata con prefetto, questore e comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri per ristabilire l’ordine in quelle zone della città dove attualmente vige l’anarchia nelle ore serali. Inoltre, mi auguro che finalmente il sindaco e la giunta capiscano che con la sicurezza dei cittadini non si scherza. La lotta alla criminalità e alla microcriminalità non si delega ad altri come è stato fatto con il nuovo regolamento di polizia locale e convivenza civile».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400