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CICOGNOLO

Fadigati, si è dimesso il presidente Saracino. Monta il malumore

Favorito per la successione sembrerebbe essere Eugenio Scaglia. L'ipotesi di una nuova quota straordinaria ha fatto storcere il naso a non pochi soci

Serena Ferpozzi

Email:

serena.ferpozzi@gmail.com

30 Agosto 2023 - 17:49

Fadigati, si è dimesso il presidente Saracino. Nuovi mal di pancia?

Marcello Saracino e una veduta del centro sportivo Fadigati

CICOGNOLO - Marcello Saracino si dimette dalla carica di presidente del centro sportivo Fadigati. A distanza di poco più di due anni dalle dimissioni del direttivo, ora la società sportiva deve rivedere i propri equilibri interni. Saracino sottolinea che i motivi che lo hanno portato alle dimissioni «sono personali, nessun dissapore all’interno». Dichiarazioni peraltro confermate anche dal sindaco Angelo Bergamaschi. «Entro la prima metà di settembre – spiega – verrà riconvocato il direttivo dove si procederà alla nomina di un nuovo consigliere che verrà scelto tra quelli non eletti. Poi i consiglieri procederanno all’elezione del nuovo presidente». Nel frattempo è partito il toto nomi. Il nuovo consigliere, seguendo l’ordine dei non eletti, dovrebbe essere Orietta Farina. Una nomina che verrà confermata solo se la diretta interessata accetterà l’incarico. Mentre per quanto concerne il presidente le ipotesi aperte sono diverse, ma il favorito sembrerebbe essere Eugenio Scaglia che ha assunto l’incarico di segretario dopo che durante l’estate Marco Luccini ha abbandonato.

Il sindaco Angelo Bergamaschi

Nonostante il direttivo abbia preso atto delle dimissioni del presidente martedì sera, si è deciso che rimarrà in carica sino all’elezione del sostituto per non creare alcun vuoto e dar corso ad un adeguato passaggio di consegne. Il primo cittadino nel frattempo ha voluto «ringraziare a nome dell’amministrazione e anche del direttivo, Saracino per il lavoro che ha svolto in questi due anni».

Molte le sfide che la squadra ha dovuto affrontare dopo il post pandemia, con non poche preoccupazioni, come ad esempio il caro bollette e la decisione di incrementare del 20% la quota di gestione ordinaria per l’esercizio 2022. A questa si sono assommate anche delle quote straordinarie che, anno dopo anno, sono sempre state confermate e che nel corso dell’assemblea di giugno hanno fatto storcere il naso a non pochi soci. Si parla infatti di una quota straordinaria di 100 euro per il nucleo familiare e 80 euro per i soci singoli che si affiancano alla quota ordinaria (378 euro per il capofamiglia, 226 per il coniuge, 378 euro per i figli maggiorenni e una quota differenziata in base all’età dei ragazzi tra l’1 e i 17 anni che va da 75 a 189 euro all’anno). Il direttivo dunque proseguirà nel suo mandato che dura complessivamente quattro anni (restano dunque poco meno di due anni alla scadenza).

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