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Trenord, biglietti più cari dal 1° settembre: ecco tutti gli aumenti

Il rincaro medio del 4% porta l'incremento degli ultimi 24 mesi al 13%: per le tratte più lunghe la spesa cresce di 100 euro all'anno

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

26 Agosto 2023 - 05:30

Un convoglio di Trenord

CREMA - Rientro dalle ferie con una stangatina sui prezzi dei biglietti per i pendolari e per tutti coloro che utilizzano anche saltuariamente i treni. Annunciato in termini generali qualche settimana fa da Trenord e Regione, ora l’aumento viene declinato nel dettaglio. Mediamente si tratta del 4%: cinque o sei euro in più per gli abbonamenti mensili, a seconda dei chilometri di percorrenza, rispetto al prezzo in vigore sino a questo mese. Gli aumenti scatteranno dal primo settembre: CLICCA QUI PER IL QUADRO COMPLETO. 

Va precisato che l’adeguamento va di pari passo con l’inflazione. Quest’anno, dunque, rispetto agli anni pre Covid e al 2021, quando i prezzi erano sotto controllo, l’incremento è sensibile. Ancora peggio era andata nel 2022, quando l’aumento era stato quasi doppio rispetto a quello che scatterà tra pochi giorni.  A conti fatti, in 24 mesi i prezzi di biglietti ordinari, abbonamenti settimanali, mensili e annuali sono cresciuti del 12-13%. Per chi percorre distanze considerevoli, si tratta di 80-100 euro in un anno.

Tra i viaggiatori rabbia e amarezza, soprattutto per il servizio che rimane deficitario. Passaggi a livello che non funzionano, treni in panne, e altri problemi tecnici sono una costante quotidiana su tutte le linee utilizzate dai cremonesi, dai cremaschi e dai casalaschi. A cominciare dalla Mantova-Cremona-Milano, per arrivare alla Cremona-Brescia e alla Cremona-Crema-Milano, via Treviglio. «Proprio in questi giorni – sottolinea Matteo Casoni, referente del comitato dei pendolari ‘InOrario’ – sono usciti i dati dell’andamento delle linee nel mese di giugno. Risulta che la Mantova-Cremona-Milano non ha superato il livello di soglia per cui, per il mese di settembre, i viaggiatori avranno diritto al bonus sull’abbonamento, il che significa uno sconto sul prezzo pari al 30% sull’acquisto di un mensile. Direi che suona un po’ come una beffa». Non aumentano solo i biglietti Trenord, ma anche tagliandi e abbonamenti ‘Io viaggio ovunque in Lombardia’ che danno diritto ad utilizzare tutti i mezzi pubblici regionali. «Saremo tutti penalizzati– conclude Casoni – : sono entrati in funzione più mezzi nuovi, ma dal punto di vista dei disagi, le persone hanno ancora problemi. Avremmo preferito vedere un miglioramento complessivo del servizio, prima di trovarci di fronte ad un nuovo aumento».

La stessa posizione espressa più volte in passato anche dal comitato dei pendolari cremaschi. Già a inizio agosto l’assessore regionale alla Mobilità Franco Lucente, aveva commentato gli aumenti spiegando: «L’adeguamento annuale è un atto dovuto che ci impone il regolamento. A maggior ragione, l’impegno della Lombardia deve essere sempre più mirato a fornire un servizio efficiente, puntuale e rispondente alle esigenze dei viaggiatori». Dall’opposizione piovono critiche: «Da una parte Meloni e Salvini, che avevano promesso di eliminare le accise, fanno volare il prezzo della benzina ben oltre i due euro al litro, dall’altra Fontana consente un aumento di circa il 5% dei costi del trasporto pubblico locale», attacca Nicola Di Marco capogruppo in Regione del M5S.

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