Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CISL

"Emergenza caldo e sicurezza sul lavoro, serve un protocollo"

Il segretario generale Perboni chiede un confronto tra governo, associazioni datoriali e sindacati

La Provincia Redazione

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

25 Agosto 2023 - 11:03

"Emergenza caldo e sicurezza sul lavoro, serve un protocollo"

CREMONA - "Le variazioni climatiche impatteranno sempre più sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per questo proponiamo di realizzare un protocollo trilaterale fra Governo, Associazioni datoriali e Sindacati che permetta di poter sostenere e supportare una contrattazione che sappia rispondere al bisogno di lavorare in salute e sicurezza anche di fronte ad eventi climatici avversi": lo dichiara Dino Perboni, segretario generale della Cisl Asse del Po.

Dino Perboni, segretario generale della Cisl Asse del Po

"Il 29 luglio - spiega il leader dell'organizzazione sindacale - è entrato in vigore il Decreto-legge sulle misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica e di termini di versamento; tali misure, che giudichiamo positive, sono state decise nell’ambito del tavolo di tutte le parti sociali con la Ministra del Lavoro relativamente all’emergenza caldo. 
Il Decreto-legge chiarisce che la causale 'eventi meteo', che comprende anche le temperature elevate, è stata estesa dalla sola Cigo (industria) al Fis e ai Fondi bilaterali, quindi a tutti i settori. E’ stato necessario estendere la cassa integrazione all’aumentata frequenza di periodi con temperature molto elevate, che rendono rischiose le attività lavorative soprattutto in certi ambiti: in particolare interviene a migliorare la normativa relativa alla cassa integrazione per gli eventi meteo nel settore edile e nel settore agricolo".

Quindi Perboni articola la proposta di protocollo trilaterale: "Occorre definire tutte le articolazioni organizzative adeguate a partire dalla rimodulazione degli orari, delle pause, delle rotazioni, dell’adeguatezza del vestiario e dei DPI, dal possibile utilizzo del lavoro agile, da un ruolo preventivo del medico competente e da una sorveglianza sanitaria mirata a queste specifiche possibili condizioni di rischio tenendo conto della tipicità e fragilità delle persone. Altro aspetto da mettere in moto è una forte campagna di informazione e prevenzione per datori di lavoro e lavoratori sugli effetti delle temperature estreme".

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400