L'ANALISI
22 Agosto 2023 - 05:10
CREMA - In mezzo via Bramante. Da una parte il nuovo parco urbano che verrà ricavato dal Comune all’interno dell’area della Pierina, grazie ai 900mila euro ottenuti dal Pnrr. Dall’altra, a un centinaio di metri scarso in linea d’aria, il nuovo impianto di stoccaggio dei rifiuti e il centro del riuso, che Linea Gestioni realizzerà nel capannone dell’ex Cartotecnica cremasca, da 6mila metri quadrati, acquistato circa due anni fa per un milione e mezzo di euro.
L’abbinata suscita perplessità nel consigliere comunale di Italia Viva, Simone Beretta: «È come dire che i cremaschi si siederanno nel nuovo parco e respireranno l’aria proveniente dal centro di stoccaggio dei rifiuti o dai camion che vi trasportano l’immondizia. Sinceramente, chi come me sperava che il nuovo sindaco Fabio Bergamaschi potesse assicurare un po’ di discontinuità rispetto alla precedente amministrazione è rimasto deluso».
Un paio di settimane fa, la giunta comunale ha approvato la delibera che contiene lo schema di convenzione riguardante l’intervento di manutenzione straordinaria dell’immobile, chiesto da Linea Gestioni, stabilendo che l’intervento e le funzioni proposte per il capannone sono compatibili col Pgt. «Quando a suo tempo l’argomento venne presentato in commissione urbanistica – afferma Beretta – io chiesi perché mai una società avesse acquistato un immobile di quel valore senza avere garanzie di poter realizzare ciò che voleva. Evidentemente, prima di comperare quel capannone avevano già ricevuto rassicurazioni al riguardo. E questa non è una bella cosa».
Nel nuovo centro di via Raffaello Sanzio verrà trasferita parte dell’attività dell’attuale piattaforma ecologica di via Colombo e arriveranno i mezzi della differenziata porta a porta da tutta la città e dal resto del Cremasco. L’autorizzazione prevede diversi obblighi da parte di Linea Gestioni: dalle mitigazioni ambientali a quelle relative al traffico. Il capannone dovrà essere adattato alle necessità del deposito dei rifiuti, ad esempio con un’area riservata alla frazione umida che abbia in dotazione tutti gli accorgimenti per abbattere gli odori. «Sono contraddizioni di chi non ha una visione della città – prosegue Beretta –. Se dici sì ai rifiuti, allora non puoi fare un parco proprio di fronte. Il solo passaggio dei camion sarà maleodorante. Questo intervento finirà per depauperare il valore dei capannoni di tutta l’area. Un impianto del genere andava fatto fuori città e su una via a scorrimento veloce».
Se Beretta storce il naso prima ancora di aver sentito la puzza, Marina Zanotti riassume lo stato d’animo dei 32 imprenditori dell’area Pip di Santa Maria, chiamati presto a dover convivere con i rifiuti: «Il Comune ci aveva promesso che il centro di stoccaggio non avrebbe avuto un impatto dal punto di vista ambientale e viabilistico e che non ci sarebbero stati odori. Se non sarà così, siamo pronti a mobilitarci e a farci sentire».
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