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PNRR: I NODI CREMASCHI

Allerta fondi: piani a rischio, Fontana scrive alla premier

Previsto definanziamento da 3,3 miliardi, lettera della vicesindaco a Meloni: «Lavori affidati, chi li paga?»

Cristiano Mariani

Email:

cmariani@laprovinciacr.it

04 Agosto 2023 - 05:05

Allerta fondi: piani a rischio, Fontana scrive alla premier

CREMA - «Nell’evidenziare che questo Comune sta rispettando le condizioni e i termini previsti in materia di Pnrr, garantendo anche la copertura dei maggiori costi dovuti alla revisione prezzi, esprimiamo la nostra seria e forte preoccupazione sulla proposta governativa di definanziare i 3,3 miliardi di euro, destinati alla rigenerazione urbana». D’abitudine, non ricorre agli eufemismi l’assessore al Bilancio nonché vicesindaco, Cinzia Fontana. Figuriamoci tra le pieghe di una lettera, che vale poco meno di cinque milioni di euro. Ed è indirizzata direttamente alla premier, Giorgia Meloni. Nel piatto, del resto, ci sono i fondi europei su cui conta Crema per concretizzare tre sogni, cullati a lungo.

Cinzia Fontana

Ossia la realizzazione del sottopasso ciclopedonale del viale di Santa Maria; ma anche la rinascita dell’ex polo universitario. Oltre al progetto, su cui puntano negli uffici di piazza Duomo, per restituire un volto amico al parco dell’ex cascina Pierina, da vent’anni di proprietà comunale. Il documento, protocollato ieri mattina, è tra l’altro destinato a finire sui tavoli di lavoro di tutti i ministri competenti, nelle partita milionaria. Ma soprattutto, come detto, è con la leader dell’esecutivo di centrodestra, che mira a far breccia Fontana.

«Al di là delle dichiarazioni di massima, che abbiamo potuto ascoltare, non risulta affatto chiaro con quali fonti alternative le misure definanziate saranno coperte», il passaggio focale di una comunicazione, che ha i toni del vero e proprio grido d’allarme. E che, oltre a quello della presidente del consiglio, ha stampigliati (per conoscenza) i nomi dei titolari dei dicasteri chiave: Raffaele Fitto (delegato al Pnrr), Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze) e Matteo Piantedosi (Interni). Ma è stata inviata pure ai capigruppo, sia alla Camera, sia al Senato.

Giorgia Meloni


«Noi amministratori pubblici, come del resto tutti gli organi dello Stato — la sottolineatura tagliente — non possiamo operare su promesse, senza certezze o solo per sentito dire; pena il rischio di bloccare gli investimenti, nonché di operare fuori dalle regole». E seguono le precise richieste: «Indicare urgentemente le nuove fonti di finanziamento del bilancio statale, che garantiscano la copertura degli interventi già oggetto di assegnazione di risorse del Pnrr. E ciò, al fine di allinearle correttamente alle voci del bilancio comunale». Quindi: «Garantire con assoluta certezza che, per gli interventi definanziati, rimangano in vigore le specifiche disposizioni legislative speciali e derogatorie, in tema di appalti pubblici. Ciò, per le opere precedentemente finanziate con fondi Pnrr».

E ancora: «Stabilire urgentemente che non verranno create nuove e diverse modalità o strumenti di rendicontazione, al fine di non appesantire e complicare ulteriormente il lavoro nei Comuni». «Senza tali chiarimenti — il monito della ex parlamentare di lungo corso, in quota dem — rischiamo di trovarci costretti a sospendere l’avvio dei lavori, nonostante il nostro Comune abbia proceduto all’affidamento entro il 30 luglio, come stabilito dalle regole vigenti in materia di rigenerazione urbana». «Vi chiediamo pertanto — tira le somme Fontana — di definire al più presto e con assoluta certezza il quadro in cui dobbiamo operare, con quali strumenti e con quali procedure, al fine di superare questa situazione paradossale e inaccettabile per gli enti locali. Che, da oltre un anno, stanno spendendo tempo e risorse, sia umane sia materiali, per portare avanti i progetti individuati».

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