L'ANALISI
IN PROVINCIA. IL BILANCIO
21 Agosto 2023 - 05:30
CREMONA - Ieri pomeriggio, ore 15,34, 34° gradi, la piazza del Comune è un forno, ma un gruppo di 35 persone ascolta la genesi della Cattedrale, arrivano dal Veneto.
In piena canicola agostana Cremona non demorde, mantiene il suo fascino. E così i turisti d’agosto non mollano, alla spicciolata, per piccoli gruppi, organizzati o meno non hanno fatto mancare la loro presenza, anche nella settimana ferragostana. A fornire qualche dato che possa raccontare come l’estate non sia solo mare e monti, ma anche turismo nelle piccole città d’arte sono gli ingressi all’Ufficio di promozione turistica del Comune.
Dal 12 al 15 agosto hanno chiesto informazioni e si sono presentato al front-office sotto i portici del Comune in 167 italiani delle più diverse provenienze: Torino, Milano, Bergamo, Brescia, Como, ma anche Bologna, Modena, Parma, Firenze e Pisa. Più interessante è senza alcun dubbio il dato legato agli stranieri. Si sono rivolti al front office in 202 persone provenienti da Francia, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Germania, Austria, Giappone, Usa e Cina.
«Tutti in vacanza ? Sì, ma anche alla scoperta delle città d'arte — commenta l’assessore al turismo del Comune, Barbara Manfredini —. Cremona accoglie con le sue piazze, le chiese, i musei ma anche il verde del parco al Po è gradito non solo ai Cremonesi. Suggerimenti di guida alla città e al territorio. Famiglie, singoli e cominciano le prenotazioni per gli eventi d’autunno anche per gruppi».
A spiegare l’andamento di questo agosto turistico inatteso e per certi versi sorprendente — pur nei limiti di presenze non eclatanti — è Elena Piccioni di Target turismo osserva: «Forse l’aspetto più interessante è legato alla presenza degli stranieri e al ritorno degli americani — afferma —. In questo periodo i gruppi organizzati sono pochi, si tratta di un turismo di passaggio con protagonisti famiglie e gruppi di amici. Ma forse la cosa più interessante è legata alle motivazioni di visita. Sempre più spesso, e soprattutto per chi decide di pernottare in città, assumono un valore nuovo e prioritario gli aspetti legati al turismo ambientale, al fiume e alla possibilità di visitare il territorio in bicicletta. C’è anche da ricordare e sottolineare come chi entra all’Ufficio di Promozione Turistica è una minoranza, in molti utilizzano informazioni recuperate in Rete. Un tempo era determinante avere la mappa della città per visitare un luogo, oggi c'è google maps. E questo fa la differenza».
Un altro punto di vista interessante è quello offerto da Silvio Lacchini di CremonaHotels, soprattutto per capire quanto si fermano i turisti d’agosto: «Abbiamo lavorato più o meno come l’anno scorso, direi meglio dell’anno passato, non fosse altro per il fatto che le aziende hanno chiuso per meno tempo — afferma l’imprenditore —. Turisti non business non sono mancati, ma a fianco di questi c’è stata la presenza anche di visitatori per piacere, per quanto di passaggio, magari per una notte, per spezzare un viaggio lungo».
E se questo è il contesto del turismo agostano in hotel, Lacchini non manca di osservare che «Cremona ha fatto gola per i costi contenuti — osserva —. Nelle città brend del turismo d’arte e cultura i prezzi sono saliti alle stelle, alcuni hanno individuato nelle nostre strutture un giusto compromesso, un’opportunità per scoprire una parte d’Italia meno nota e certo più abbordabile, in termini di costi. Anche questo è un aspetto da non sottovalutare e da mettere in evidenza».
A tutto questo Lacchini fa seguire un’osservazione: «In attesa dell’autunno liutario che crea molto movimento in città, bisogna lavorare per affinare i servizi. Penso ai taxi praticamente introvabili dopo le 22 e in buona parte dei giorni festivi. L’aspetto legato ai servizi è determinante e fa la differenza fra un città turistica e una città che non lo è. Che si tratti di un turismo business o di piacere fa poca differenza: chi viene in città deve sentirsi a suo agio e avere i servizi necessari a facilitare e rendere agevole il soggiorno. Sui questo bisogna ancora lavorare».
«In questo mese di agosto riceviamo al nostro Info Point una media di 200 turisti al giorno, in gran parte giovani e stranieri, anche se non mancano le persone di una certa età, soprattutto italiane. I primi vengono in città attirati dal film Call me by your name, i secondi vengono per bellezze artistiche, manifestazioni o negozi». Claudia Bonomi, volontaria della Pro loco, spiega come Crema sia sempre più attrattiva: «Il giorno di Ferragosto abbiamo dovuto mettere il banchetto per le informazioni sotto i portici di palazzo comunale perché nei nostri uffici non c'era più spazio per contenere la gente».
Anche se i conti si faranno solo alla fine, agosto si avvia a diventare il mese col maggior afflusso turistico della storia della città. Tutto questo in un'annata già straordinaria. Da gennaio a giugno, ben 10.316 turisti sono entrati all’Info Point di piazza Duomo. Nel mese di luglio sono stati registrati ulteriori 3.000, dei quali 2.500 di turisti stranieri, provenienti da tutto il mondo: Stati Uniti, Cina, Australia, Canada, Olanda, Sudamerica, Sud est asiatico e tantissimi Paesi europei.
Se in tutto il 2022 si erano registrati 17.222 accessi, i numeri dopo sette mesi preannunciano il sorpasso a fine anno con un netto distacco sui dati dello scorso anno.
Il 2023 farà dunque segnare il record assoluto di presenze turistiche per Crema. I numeri raccontano che sono ancora tantissimi i giovani turisti stranieri, che si sono innamorati di Crema dopo aver visto ‘Call me by your name’ e che giungono in piazza Duomo coronando il sogno di vedere i luoghi della storia d’amore tra Elio ed Oliver. Di pari passo, però, cresce anche il numero dei turisti italiani, in particolare residenti in Lombardia, in Emilia-Romagna e in Piemonte, che scelgono Crema attratti dagli itinerari che conducono alla scoperta della città. Ma attratti anche dalle tante manifestazioni che si organizzano, l’ultima delle quali Chiacchiere & Tortelli, dove a tavola, insieme ai cremaschi, c’erano orientali e italiani di varie regioni. Questi numeri straordinari e impensabili fino a pochi anni fa testimoniano la bontà delle politiche di attrattività turistica. Se si esclude la parentesi del biennio della pandemia, si è passati da 11mila visitatori all’anno nel 2018 e 2019 ai 17mila dell’anno scorso, con la previsione sui superare i 20mila quest’anno. Che è poi la soglia psicologica per poter affermare, senza più remore, che Crema è diventata una città turistica. (D.D.)
Turismo tra diverse luci e qualche ombra nel Casalasco. Lo specchio della situazione viene prioritariamente offerto dalle strutture ricettive. A Casalmaggiore ne esistono di prim’ordine, come il ‘Luna Residence’, a Vicobellignano, di cui è titolare Zelindo Madesani. «La stagione fino a luglio è andata molto bene – spiega Madesani -. Abbiamo registrato un più venti per cento rispetto al 2022, ma la prima settimana di agosto c’è stato un calo drastico, probabilmente legato alla situazione meteo. La seconda e la terza settimana l’andamento ha seguito la media consueta, mentre la quarta settimana rappresenta un po’ una incognita. Per settembre la situazione si presenta ottima».
L’imprenditore sottolinea che «si fa sentire il calo della presenza dei tedeschi. La Germania è in recessione e in più l’annuncio di luglio dell’aumento dei tassi di interesse non ha certo aiutato».
Al Luna Residence arrivano «a parte i clienti che si trovano in zona per lavoro, tanti cicloturisti che scendono lungo il Po, visitatori di Cremona, Parma e Mantova, altri in arrivo dal nord Europa diretti verso sud». Non mancano i piloti diretti al Cremona Circuit e chi va al Festival Verdi di Parma.
Altro gioiello di ricettività locale è la struttura ‘Al Torrione’ di Patrizio Sartori: «La stagione sta andando abbastanza bene, anche se questo non è il momento migliore, non essendo una zona prettamente turistica. I periodi migliori per noi sono la primavera e l’autunno, anche se ci sono turisti che passano anche adesso. Credo sarebbe una buona cosa insistere sulle opportunità offerte dalla Ven-To, la Venezia Torino, che abbiamo qui lungo l’argine. Chi arriva da fuori vede la sua bellezza, che noi magari non consideriamo. Servirebbe maggiore attenzione a questi aspetti da parte degli amministratori».
Per Sartori, una «ottima iniziativa che ha un riscontro concreto e positivo sull’economia e il turismo locale, come le proposte culturali di qualità, è il ‘Casalmaggiore International Festival’ di luglio». Un’altra perla di Casalmaggiore. (DB)
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