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IL PROLUNGAMENTO OLTRE I BINARI

Tutti d’accordo sulla Gronda, ma a nord resta il nodo dei tir

L’idea convince artigiani e comitato di Santo Stefano, Campagnola resterà però sulla ‘rotta’ Bergamo-Crema

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

19 Agosto 2023 - 05:15

Tutti d’accordo sulla Gronda, ma a nord resta il nodo dei tir

L'attuale tracciato

CREMA - In attesa del progetto, l’idea del prolungamento della Gronda nord mette d’accordo tutti, ma resta il nodo di come far arrivare in città il traffico pesante proveniente da Bergamo. Dopo una quindicina d’anni di dibattito, quattro progetti realizzati con soldi pubblici e un finanziamento di sette milioni di euro arrivato dalla Regione, la tangenzialina di Campagnola è stata accantonata. Il sindaco di Crema, Fabio Bergamaschi , ha infatti ottenuto dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità, Claudia Maria Terzi, il nulla osta al trasferimento dei fondi sul progetto, rimasto nei cassetti del municipio per una ventina d’anni: il completamento della Gronda nord, con relativo ponte sopra la ferrovia e il canale Vacchelli. I sette milioni che erano stati stanziati nel 2020 per realizzare la bretella di collegamento tra la zona industriale di via Bramante e la ex stata 591 e la Melotta saranno quindi dirottati sul nuovo tracciato esclusivamente su suolo comunale. I fondi, tuttavia, non basteranno e occorrerà capire come il Comune intenda reperire gli oltre dieci milioni mancanti.

gronda

L’ultimo tratto dell’attuale configurazione della Gronda nord

Il prolungamento della gronda offrirà uno sbocco naturale verso la Paullese, cosa che piace agli imprenditori.

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Bressanelli, Guerini Rocco e Baini

«L’impasse della tangenzialina è durato oltre dieci anni — afferma Marco Bressanelli, presidente della Libera associazione artigiani e di Reindustria —: i Comuni interessati la pensavano in maniera diversa, difendendo il loro territorio. Il prolungamento della Gronda serve prima di tutto alla città ed è previsto da decenni nel Pgt. Non è tra l’altro un’opera monumentale; il consumo di suolo è minimo. Capisco il rispetto dell’ambiente, ma anche le code interminabili che, negli orari di punta, si creano al sottopasso non sono ecologiche». Bressanelli concorda comunque sul fatto che allungare il tracciato non risolva il problema del traffico proveniente da nord: «A noi la tangenzialina sarebbe andata bene, ma alcuni amministratori non hanno voluto farla. Negli ultimi trent’anni, comunque, non c’è stata una programmazione sulle infrastrutture. La BreBeMi, ad esempio, avrebbe potuto passare più vicino al Cremasco, con un casello fruibile dal nostro territorio».

Non contrario al prolungamento è il sindaco di Campagnola, Agostino Guerini Rocco, che conferma però come «non risolva il problema del traffico pesante proveniente da Bergamo e che, per arrivare alla zona industriale di Crema, sarà ancora costretto a circumnavigare di fatto tutta la città. Metteremo delle telecamere per evitare che qualcuno, per risparmiare qualche chilometro, faccia il furbo ed entri con un mezzo ingombrante nel nostro centro. Io — la sottolineatura — resto comunque dell’idea che il primo progetto della tangenzialina fosse migliore».

Tendenzialmente non contrari alla Gronda lunga sono pure gli abitanti di Santo Stefano, ossia la frazione a nord della città. «Da come il sindaco ce l’ha presentata — spiega Roberto Baini, presidente del comitato di quartiere — non avremo disagi. Aspettiamo però di vedere il progetto definitivo, sempre che non passino altri vent’anni».

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