L'ANALISI
13 Agosto 2023 - 18:46
CREMONA - Gli artefici delle truffe telematiche varcano l’ennesima soglia e approdano sul più usato dei social: WhatsApp. Il tutto tramite messaggi fasulli attraverso i quali si arriva a convincere gli interlocutori, fingendosi parenti, figli, amici, a fornire le coordinate per un passaggio di denaro. Il meccanismo, o meglio, il tranello è quello utilizzato anche in altri filoni del raggiro.
Qualcuno si finge figlio sbadato: «Mamma, mi è cascato il telefono e si è rotto il telefono mandami un messaggio a questo numero con le coordinate bancarie per accreditare una nuova linea».
Altri puntano sul messaggio che imita quello che potrebbe mandare la banca o le Poste, in cui si dice che il conto è sotto attacco e si suggerisce di seguire un link per risolvere la situazione ed evitare problemi.
In entrambi i casi è una truffa bella e buona, il meccanismo attraverso il quale, se le persone contattate danno seguito alle richieste, si vedono svuotati i conti correnti. Il fenomeno, che inizialmente ha interessato soprattutto le province del Nord della Lombardia, ha fatto capolino anche a livello locale, come dimostrano le segnalazioni partite nei giorni scorsi da Cremona e da alcuni centri della provincia.
Il sistema che nel corso degli ultimi giorni è stato recapitato a un numero elevato di utenti della provincia è proprio quello del messaggio mandato dall’istituto bancario o dalle Poste in cui si segnala un’anomalia e un movimento di alcune centinaia di euro con destinazione Romania o altri paesi dell’Est.
«Segua il link per bloccare l’operazione», recita il messaggio. Ma seguire quell’indicazione significa imboccare la strada che porta chi è dall’altra parte della rete in possesso di dati sensibili per mettere le mani sui risparmi di chi cade nella trappola.
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