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CREMONA

Stop alle truffe, le istituzioni in prima linea

A palazzo del Governo presentato il progetto del Comune che punta a difendere in primis gli anziani

Giacomo Guglielmone

Email:

gguglielmone@laprovinciacr.it

26 Luglio 2023 - 05:15

Stop alle truffe, le istituzioni in prima linea

Il prefetto di Cremona Corrado Conforto Galli

CREMONA - Istituzioni in campo contro la piaga delle truffe. Ieri mattina, a palazzo del Governo, il prefetto Corrado Conforto Galli ha presieduto un Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica durante il quale è stato presentato il nuovo progetto del Comune di Cremona, denominato ‘Il Gatto e la Volpe Due’, che per il biennio 2023-2024 prevede il prosieguo e l’implementazione di iniziative mirate alla prevenzione e al contrasto delle truffe a danno degli anziani, un’ iniziativa finanziata con oltre 16mila euro dal Ministero dell’ Interno tramite risorse del Fondo Unico di Giustizia destinate a tutti i Comuni capoluoghi di provincia con popolazione numerosa.


Torna sotto i riflettori, dunque, il tema delle truffe agli anziani, un tema da affrontare con una maggiore attenzione perché la pandemia ha messo ancor più in evidenza la fragilità di quella fascia della popolazione. Il progetto fornisce all’amministrazione la possibilità di verificare ed affrontare, in rete, le problematiche che vivono gli anziani e di comprendere come debbano cambiare le politiche attuative dal punto di vista amministrativo. Alla seduta di Comitato, erano presenti il questore, Michele Davide Sinigaglia, il comandante interinale dell’Arma dei Carabinieri, tenente colonnello Massimiliano Girardi e il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Massimo dell’Anna.

L'assessore Barbara Manfredini


Per l’amministrazione comunale di Cremona erano presenti l’assessore alla Sicurezza, Barbara Manfredini e il comandante della Polizia locale, Luca Iubini, che ha curato la stesura del progetto coordinandosi con l’assessore alle Politiche sociali, Rosita Viola e con il dirigente dei Servizi sociali, Eugenia Grossi, nella piena collaborazione con i competenti uffici della Prefettura. Il documento rappresenta un altro tassello che compone quel ‘Patto per la Sicurezza della Città di Cremona’, rinnovato, tra Prefettura e Comune, il 6 ottobre 2022, che prevede, nell’ambito delle strategie di prevenzione, interventi di carattere sociale come quello presentato ieri, finalizzati, tra l’altro, a migliorare il livello di percezione della sicurezza nella comunità locale, in particolare nelle fasce più deboli della cittadinanza.

L'assessore Rosita Viola


«Ancora una volta - si legge nella nota diffusa ieri pomeriggio da Palazzo del Governo - siamo di fronte ad un vero e proprio esempio di convergenza istituzionale idonea, in questo caso, a contrastare un fenomeno presente da tempo e ad offrire, alle potenziali vittime, appropriati strumenti di orientamento e di prevenzione. È indispensabile, in questo contesto, monitorare tutte quelle forme di microcriminalità che si consumano a danno di soggetti deboli, spesso in condizioni di solitudine e, per questo, ancora più indifesi ed a loro va riservata un’attenzione particolare, con riferimento, soprattutto, ai luoghi che frequentano. L’attenzione deve riguardare non solo gli anziani ma tuttala fascia fragile della popolazione, ovvero tutte le persone che vivono sole alle prese con difficoltà. Si tratta di situazioni problematiche presenti anche a Cremona, seppur non in maniera marcata».

Il dirigente dei Servizi sociali Eugenia Grossi


Sotto la lente sono finite anche le difficoltà in fase repressiva, legate anche alla scarsa propensione a denunciare e a fornire riscontri investigativi alle Forze di Polizia. «Le risorse messe a disposizione dal Ministero - prosegue la nota della Prefettura - saranno utilizzate per potenziare diversi ambiti di intervento: dalle campagne informative agli incontri sul territorio, in particolare nei luoghi dove maggiormente si ritrovano gli anziani e/o le persone sole, dalla formazione degli operatori di Polizia locale all’azione di supporto da parte dei Servizi sociali. Il progetto del Comune punterà, dunque, a prevenire e a ridurre i rischi ed i pericoli a cui sono esposti gli anziani attraverso interventi mirati di prevenzione e contrasto a questo genere di reati. Nel documento sono ricomprese anche campagne di tipo informativo/divulgativo e formativo, nonché misure di prossimità ed interventi di supporto, anche psicologico, per scongiurare eventuali situazioni di rischio».

«Saranno approntate o potenziate attività di front/back office con punti di ascolto per i cittadini anziani, anche acquisendo suggerimenti ed informazioni dalla popolazione e dalle ricerche dedicate alla casistica delle truffe più ricorrenti. Sarà - continua la nota -, inoltre, perfezionata la preparazione degli agenti di Polizia locale, che presidieranno i luoghi particolarmente frequentati dagli anziani. Il Comune provvederà a mantenere alta l’attenzione sulla problematica con spot su emittenti televisive e social network, affissioni, pubblicità sui bus urbani e la distribuzione capillare di volantini e brochure, consentendo agli anziani, in particolar modo quelli che vivono soli, di avere sempre a portata di mano un’utile guida. Si prevede, infine, l’istituzione di uno sportello fisso presso il Comando di Polizia locale ed uno sportello mobile i cui operatori, assieme alla Polizia locale ed ai Servizi sociali del Comune, incontreranno a domicilio gli anziani allo scopo di fornire loro un supporto psicologico e legale in caso di truffe».


«Proteggere le fasce più fragili dei cittadini è un dovere e una priorità al tempo stesso ed insieme tutte le istituzioni del territorio devono, ancora una volta, fare squadra a tutela delle categorie più esposte della popolazione, riservando un’attenzione particolare, in special modo, ai nei luoghi che frequentano e garantendo loro una giusta inclusione nella società». Questa è la sintesi della iniziativa presentata ieri, sia per il prefetto Conforto Galli che per l’assessore alla Sicurezza Manfredini.

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