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CREMONA

Altra anziana truffata con il trucco del finto incidente

Incursione a Bagnara: una 93enne prima ingannata e poi derubata di 700 euro. Indaga la polizia

Mauro Cabrini

Email:

mcabrini@laprovinciacr.it

08 Agosto 2023 - 05:10

Altra anziana truffata con il trucco del finto incidente

CREMONA - Un’altra anziana truffata con il trucco del falso incidente: ad essere raggirata, questa volta, è stata una 93enne di Bagnara, prima spaventata, poi ingannata e infine derubata di 700 euro, tutti i soldi che aveva in casa.
Il canovaccio seguito è quello ormai consolidato: mille volte utilizzato, sempre ugualmente odioso, ben conosciuto eppure spesso vincente.

La fase preliminare: il truffatore individua la vittima, la sceglie perché sa che abita sola e si informa sino ad avere la certezza che abbia figli, possibilmente residenti lontano. Poi si presenta al cancello. Suona al campanello. E attende che la sua ‘preda’ lo raggiunga all’ingresso.

Lì scatta la prima parte del piano, condotta con un misto di gentilezza capace di creare fiducia e fermezza in grado di provocare paura.

«Signora buongiorno, sono un avvocato e sono qui per dirle che suo figlio ha provocato un incidente e ora è stato fermato dalle forze dell’ordine. Per essere rilasciato gli servono soldi e mi ha mandato qui per spiegarle cosa è accaduto e quanto denaro serve».

Esattamente così, al netto delle sfumature che punteggiano il verbale della denuncia e che restano riservate per ragioni investigative, è andata anche a Bagnara. Dove di fronte a quella spiegazione piuttosto convincente anche nei toni, ascoltata in un inevitabile crescendo di timori, l’ultranovantenne ha infine aperto la porta di casa all’uomo che l’avrebbe derubata, poi descritto agli inquirenti come sicuramente italiano e di età compresa fra i 40 e i 45 anni.

Una volta in casa, il malvivente affonda il colpo sedendosi al tavolo, proprio di fronte alla cremonese. Irrobustisce di dettagli credibili la cronaca di un incidente mai avvenuto e aggiunge particolari significativi nel rimarcare il comportamento scorretto alla guida del figlio: «Ha proprio provocato lo schianto e per questo ora è trattenuto dalle forze dell’ordine. Servono soldi perché sia rilasciato e servono subito. Li porto io in caserma. Mi dia tutto quello che ha».

E tutto quello che aveva la 93enne lo ha consegnato: 700 euro. Troppo tardi, quando ha intuito di essere stata ingannata: lo specialista delle incursioni porta a porta era già lontano e il furto compiuto. Ha chiamato un vicino, l’anziana: «Mi ha chiesto aiuto — racconta il primo ad essere intervenuto — ma non ho potuto far altro che avvisare il figlio, che tra l’altro abita nel Bresciano».

L’allerta è scattata dopo quella telefonata, oltre un’ora dopo la razzia. E così, quando gli agenti della Squadra Volante sono arrivati in via Bagnara per il sopralluogo di rito, hanno sostanzialmente potuto annotare la ricostruzione della dinamica del raid e raccogliere la descrizione sommaria del truffatore in fuga.

Indaga la polizia, adesso. Con l’attenzione dovuta a un colpo tanto odioso ma, anche, con pochissimi elementi su cui basare l’inchiesta: sarà complicato incastrare l’autore dell’ennesimo blitz vigliacco.

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