L'ANALISI
14 Agosto 2023 - 05:15
I pomodori selezionati e coltivati da docenti e allievi dell’istituto agrario Stanga: frutti della terra 100% made in Crema
CREMA - Il derby dei pomodori tra il Cremino e il Pergoletto, sotto il Torrazzo. Campo da gioco, l’azienda agricola Gallotta di Sotto, dell’istituto agrario Stanga. Il tutto, nell’ambito del progetto Tumates, interamente cremasco, come il nome dialettale lascia intendere. L’iniziativa è portata avanti dalla scuola diretta da Serena Cracolici e condivisa dallo stesso proprietario della Gallotta e dei terreni circostanti, Luca Fusarpoli.
L’idea di coltivare pomodori di buona qualità, dando vita a specie locali e di introdurli nella ristorazione cremasca è venuta qualche anno fa proprio a lui, che l’ha condivisa con la scuola. Inizialmente le varietà di pomodori selezionati e coltivati erano il Barbarossa e il San Pantaleone, dalle dimensioni maggiori, il primo da insalata e il secondo per la salsa, e poi le varietà più piccole, Moretto, Cremino e Titti.
Da questi primi esperimenti è nata un’ulteriore selezione, che ha portato oggi a produrre il Pergoletto, il Cremino e il Torrazzo. Per poter fare questo, soprattutto nei mesi estivi, c’è bisogno del costante supporto del personale tecnico, dei collaboratori e degli studenti della sede di Crema.
«Il progetto – spiega il direttore dell’azienda agricola, il docente Marco Samarani – si chiama E-state in Gallotta e ha coinvolto per cinque settimane dodici allievi della classi prime, seconde e terze, che a gruppi di quattro, quotidianamente, hanno dato una mano all’azienda della scuola, anziché approfittare delle vacanze per divertirsi, contribuendo ad assicurare continuità alle attività svolte nel corso dell’anno, nell’ottica di una vera alternanza scuola-lavoro».
A guidarli sono stati alcuni docenti su base volontaria. Oltre alla direttrice di plesso Cracolici, allo stesso Samarani e alla vice Monica Regazzetti, si sono prestati Giuseppe Guzzetta, Saverio Stranges, Matteo Patrini e frate Giorgio Rizzi. Un team affiatato, pronto a rimboccarsi le maniche, perché le colture non vanno in vacanza e hanno bisogno di manodopera.
«Prezioso è anche l’apporto – sottolinea Samarani – del collaboratore scolastico Hidalgo Giannella».
Dopo il raccolto, il destino dei pomodori è già segnato, come spiega Samarani: «Sono pronti per essere trasformati in salsa, almeno quelli che si sono salvati dalla grandinata».
Per concludere, alla Gallotta sono arrivate le nuove dotazioni acquistate col contributo di Regione Lombardia: «Sono finanziamenti per tecnologie innovative – precisa il direttore – grazie ai quali abbiamo avuto un trattore con sistema Gps per agricoltura 4.0, uno spandiconcime e una nuova serra, che dovremo montare».
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