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Catasta di tronchi dopo il ponte sul Serio

È il risultato della bufera che ha portato a valle una notevole quantità di legname, che si è fermata contro la centralina idroelettrica. Il sindaco: «Se si alzasse il livello del fiume potrebbero crearsi complicazioni»

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

10 Agosto 2023 - 18:53

Catasta di tronchi dopo il ponte sul Serio

MONTODINE - Una catasta di tronchi e di grossi rami ammassata appena dopo il ponte sul Serio, che ha creato una barriera pericolosa. È il risultato delle piogge dei giorni scorsi che hanno portato a valle una notevole quantità di legname, che si è fermata contro la centralina idroelettrica.

Del problema si è subito occupata l’amministrazione comunale. «Abbiamo compiuto un sopralluogo stamattina con il personale dell’ufficio tecnico – spiega il sindaco Alessandro Pandini – al termine del quale abbiamo inviato una comunicazione via mail alla Swisspower, la società che gestisce la centralina. Tocca a loro provvedere alla rimozione e allo sgombero dei tronchi». Che potrebbero creare una situazione di pericolo: «Se si alzasse il livello del fiume – conferma Pandini – potrebbero esserci delle problematiche. Oltre al fatto che l’impatto visivo, per chi transita sul ponte, non è certamente dei migliori».

Il sindaco afferma che non è la prima volta che questa situazione si verifica: «Negli ultimi anni, il fenomeno si è un po’ ridotto, ma i tronchi che scendono a valle sono davvero tanti e quando si ammassano in grande quantità come in questo caso, vanno prontamente tolti dall’alveo. Con la Swisspower c’è un ottimo rapporto e ora che abbiamo fatto la segnalazione sono certo che eseguiranno l’intervento come è accaduto in passato, appoggiandosi a una ditta specializzata».

I tronchi d’albero e la ramaglia che finiscono nel Serio sono quasi sempre quelli che vengono abbattuti durante i violenti eventi atmosferici, che prima cadono lungo le rive e che poi, quando il livello dell’acqua si alza, vengono trascinati in alveo e scendono fino a quando non incontrano un ostacolo che li blocca. Come nel caso della centralina idroelettrica, che sporge rispetto alla riva, ma anche i piloni che sostengono i ponti.

La rimozione compete al proprietario del manufatto contro cui i detriti si fermano, come nel caso della centralina. Nel caso di un ponte, invece, la rimozione è a carico dell’ente (Comune, Provincia o Stato) responsabile della strada che vi transita sopra, a seconda che sia comunale, provinciale o statale. Una complicazione tutta italiana.

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