Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMA. LA PROTESTA DEI CAMICI BIANCHI

Visite mediche a domicilio: «La sosta la paghiamo di tasca nostra»

Medici e infermieri a rischio multa: «Il parcheggio gratuito è un nostro diritto, ma il Comune ignora il problema»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

10 Agosto 2023 - 05:25

Visite mediche a domicilio: «La sosta la paghiamo di tasca nostra»

CREMA - Medici e infermieri a rischio multa in città, ogni qualvolta si recano con la propria auto a domicilio dei pazienti che vivono in centro storico o nelle immediate vicinanze per una visita o una medicazione. A chiedere all’amministrazione comunale di rimediare, garantendo la sosta libera e gratuita negli spazi blu a questa categoria, è il consigliere di minoranza di Fratelli d’Italia Paolo Patrini. Egli stesso medico di medicina generale, con uno studio in città e centinaia di assistiti che abitano proprio in centro, ha presentato più volte il problema agli assessori, finora inascoltato.

«La questione è semplice, siamo una categoria molto particolare di lavoratori, svolgiamo un servizio di pubblica utilità, andando a casa di persone che sovente non hanno la possibilità, in quanto anziane o con difficoltà motorie, di raggiungerci in ambulatorio. Per ciò che riguarda gli infermieri, sono coloro che appartengono a cooperative e vengono incaricati da enti pubblici dell’assistenza domiciliare integrata, a maggior ragione destinata a chi ha bisogno di un aiuto costante in quanto soggetto svantaggiato. C’è dunque una portata sociale ben delineata, legata a questi interventi. Come già avviene in molte altre città dove è in vigore la sosta a pagamento chiediamo di avere la possibilità di parcheggiare gratis negli stalli blu o se ciò non sarà possibile, almeno di avere un abbonamento annuale a costo agevolato».

Ci possono essere varie soluzioni. «Non mi sembra molto complicato per il Comune e la società che gestisce i parcheggi a pagamento, inserire le targhe dei veicoli utilizzati da noi addetti ai lavori nella banca dati, in modo che gli ausiliari del traffico sappiano che quelle sono auto dei medici e degli infermieri in servizio – aggiunge il consigliere di opposizione –: oppure ci venga fornito un cartellino da esporre, sempre associato al singolo veicolo tramite numero di targa, così da evitare a priori che venga usato impropriamente. Quale che sia la soluzione credo si possa attuare in brevissimo tempo. I medici di base operativi in centro ritengo siano al massimo una ventina. Purtroppo già dall’anno scorso ho trovato un muro di gomma nell’amministrazione, in particolare nell’assessore alla Mobilità Franco Bordo. Ho avuto solo vaghe risposte: vedremo, faremo, valuteremo, ma nulla di concreto».

I medici di base hanno già il permesso per circolare in Ztl, si tratta ora di aggiungere quello di sosta.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400