L'ANALISI
07 Agosto 2023 - 05:15
CREMA - Controlli dall’alto delle zone sensibili, ad esempio lungo il Serio o il canale Vacchelli, dove spesso vengono abbandonati rifiuti. Ma anche delle aree dismesse della città, dove non di rado si verificano bivacchi abusivi. E ancora, poter risalire il corso dei canali per verificare eventuali scarichi di inquinanti. Un drone, già acquistato e presto in dotazione alla polizia locale cittadina, permetterà quindi agli agenti di incrementare le loro capacità operative e di intervento rapido.
La nuova tecnologia verrà fornita a settembre da un’azienda specializzata: ha un costo non esorbitante, di poco superiore ai 1.200 euro, peraltro finanziati attraverso risorse regionali.
Da non dimenticare poi il prossimo arrivo della nuova auto, una Toyota, dotata di uno specifico spazio per i trasporti di sicurezza dei fermati: sarà la prima di questo tipo in dotazione ai vigili. Nell’organico del comando di piazzetta Croce Rossa c’è già un operatore in possesso del patentino, necessario per pilotare il drone, che è ovviamente di tipo professionale, dotato quindi di telecamera ad alta risoluzione.
«Questa dotazione ci consentirà una vasta gamma di impieghi — conferma il comandante del Corpo, Dario Boriani —: avremo maggiori capacità di controllo del territorio, mi riferisco ad esempio all’opportunità di verificare dall’alto situazioni di degrado. Il drone potrà essere utilizzato per esplorare aree impervie, per valutare poi se intervenire o meno con gli agenti».
Il comandante della polizia locale non entra nei dettagli operativi, ma è evidente che in caso di segnalazioni di un bivacco abusivo, oppure di situazioni sospette all’interno di una zona abbandonata, un conto è inviare una pattuglia che viene inevitabilmente notata e ciò permette dunque una rapida fuga a chi stia facendo qualcosa di illecito; un altro è poter far decollare un drone, piccolo e silenzioso e che può essere controllato da remoto. Fondamentale è la rapidità di intervento, anche per poter individuare chi abbandoni rifiuti.
«Altro impiego fondamentale riguarderà i casi di ricerca di persone scomparse — tiene a sottolineare lo stesso Boriani — potendo coprire rapidamente una zona piuttosto vasta di territorio: dall’argine del fiume Serio, all’aperta campagna. E infine, l’apparecchio potrà essere utilizzato per le prime verifiche e le stime dei danni, causati da eventi naturali».
Con la crisi climatica e le sempre più frequenti tempeste e grandinate, la polizia locale potrà intervenire con il drone per scattare immagini dei tetti degli edifici pubblici e mappare dall’alto la situazione di parchi e giardini, così da aiutare i tecnici nel valutare le conseguenze del maltempo. Altri utilizzi potrebbero essere studiati a tavolino nei prossimi mesi: già escluso, invece, l’uso per il pattugliamento stradale.
Nel periodo estivo, di pari passo con la temperatura aumentano pure i rifiuti abbandonati lungo le rive del fiume Serio, ma anche sulle sponde del canale Vacchelli, vale a dire i principali corsi d’acqua che attraversano la città e sono meta di tanti, alla ricerca di un po’ di refrigerio.
Purtroppo, spesso, l’inciviltà ha il sopravvento. E i cestini dell’immondizia, presenti in vari punti, vengono scambiati per discariche dove poter lasciare qualunque cosa, invece dei semplici piccoli rifiuti.
L’esempio è quanto accade lungo il canale, nella zona compresa fra la frazione di Santo Stefano e l’area del centro natatorio comunale Bellini.
Un altro punto critico è rappresentato dall’argine del Serio, specialmente sulla ciclopedonale in sponda destra e l’area attrezzata per i picnic, sul versante opposto. C’è chi non utilizza proprio i bidoni della raccolta differenziata, collocati appositamente da Linea gestioni, per favorire il corretto «conferimento» del materiale di scarto. Invece di separare i rifiuti nel modo corretto, c’è poi chi butta tutto a terra alla rinfusa a fianco dei cassonetti. E in rete sono state pubblicate foto eloquenti della situazione dilagante, con comprensibile indignazione.
La polizia locale cittadina, dal canto suo, organizza periodicamente servizi mirati al contrasto all’abbandono dei rifiuti, ma è ovviamente complicato cogliere sul fatto chi non rispetti le regole. Anche tramite l’agente ambientale è però possibile verificare la presenza di ‘tracce’ nell’immondizia, che permettano di risalire ai singoli responsabili.
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