L'ANALISI
06 Agosto 2023 - 08:56
La svolta che, in prossimità della rotonda, gli autobus urbani affrontano per immettersi in via Pippia venendo da via Mantova
CREMONA - Le strade sono strette, i bus — oltre 12 metri di lunghezza — sono ingombranti costringendo gli autisti a retromarce o, peggio, a invadere le corsie opposte: tutte manovre che mettono a rischio sia le persone sia i mezzi. E se succede qualcosa, la patente ‘salta’ al conducente.
Tiziano Bellini, responsabile dei lavoratori per la sicurezza sul lavoro, ha scritto alla direzione di Arriva Italia, sede di Cremona. La lettera, 20 righe in tutto, è stata inoltrata il 6 luglio scorso. Oggetto: «Segnalazioni criticità».
Bellini parte dalla linea H. Scrive: «Con l’introduzione del bus a 12 metri sulla sopracitata linea, provenendo da Cremona direzione San Savino (via S. Savino), incrociando altri veicoli» l’autista «è costretto «a eseguire una retromarcia per agevolare il passaggio tra i due mezzi. A San Savino, in uscita da via Centro e svoltando a destra in via S. Savino, si è costretti ad impegnare l’area dell’incrocio contromano».
La linea M è messa peggio. Nella missiva ad Arriva Italia, Bellini informa che «si riscontrano difficoltà di transito in via Aporti a causa di auto parcheggiate in divieto di sosta», mentre «su via Platina, all’angolo con via Altobello Melone, nei pressi dell’impianto semaforico esiste una concreta difficoltà di manovra sull’incrocio dovuta al ristretto spazio di manovra».
Altra criticità che Bellini segnala è nel quartiere Sant’Ambrogio. In particolare, annota, «svoltando a destra da via S. Ambrogio verso via Fabio Filzi si è costretti ad uscire contromano». Ma non finisce qui, perché «si riscontrano altresì difficoltà di manovra al capolinea di Cremona Solidale». Difficoltà dovute alle «troppe auto presenti nel parcheggio antistante alla struttura negli orari di visita».
Infine, «nell’effettuare la manovra di svolta provenendo da via Mantova, imboccando via Pippia si invade la corsia opposta al senso di marcia».
Altra criticità e tra via Serio e la rotatoria di via Trebbia. In conclusione, «vista l’importanza delle criticità segnalate», il responsabile dei lavoratori per la sicurezza chiede ad Arriva Italia «una verifica congiunta in presenza di un funzionario addetto al traffico della Polizia municipale per una celere risoluzione delle problematiche elencate, onde evitare future spiacevoli conseguenze».
L’assessore alla Mobilità, Simona Pasquali, nei giorni scorsi, parlando del rinnovo della flotta, entro giugno 2026, diventando totalmente green», aveva annunciato novità anche in relazione alle dimensioni: «I primi 11 mezzi ad alimentazione elettrica avevano una lunghezza di 12 metri — aveva precisato l’assessore — e sono stati assegnati alle linee di maggiore percorrenza. Per agevolarne il transito negli spazi urbani, i prossimi mezzi in arrivo saranno invece di 10 e 8 metri».
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