L'ANALISI
01 Agosto 2023 - 05:20
CREMONA - «Nei mesi scorsi è stata posata la prima pietra di un progetto che guarda al futuro. Entro il 2026, il trasporto pubblico a Cremona sarà totalmente elettrificato». Ad assicurarlo è Andrea Pavoni, gestore dei trasporti della sede di Cremona per conto di Arriva Italia. Il primo passo verso la totale eliminazione dell’utilizzo di combustibili fossili era arrivato tra maggio e giugno, grazie alla collaborazione fra il Comune e Arriva Italia che aveva reso possibile l’inserimento nella flotta urbana di 11 mezzi ad alimentazione elettrica.
Il 2023, per la città, sembra dunque essere l’anno di una vera e propria svolta green, una netta inversione di tendenza che si evince anche dall’analisi dei dati, inerenti al 2022, dell’Osservatorio Continental sui macro-trend del trasporto pesante. Secondo il report, infatti, alla fine dello scorso anno i mezzi destinati al trasporto pubblico alimentati a gasolio nel cremonese risultavano essere poco meno del 96% del totale, con il metano fermo al 3,6% e con uno 0,5% rappresentato dai veicoli a benzina. Zero, invece, i mezzi ad alimentazione alternativa segnalati. I dati dell’Osservatorio, inoltre, puntano il dito anche sull’obsolescenza dei veicoli.
Sempre secondo il report, infatti, al 31 dicembre 2022 il 32% degli autobus cremonesi risultava essere in circolazione da oltre 20 anni, dato record in regione, con solo il 17,3% dei mezzi che risultava avere 5 anni o meno. Numeri, secondo Pavoni, destinati a cambiare drasticamente: «Prima dell’introduzione degli 11 bus elettrici, che hanno sostituito veicoli di oltre vent’anni, il parco mezzi cittadino risultava essere non nuovissimo, con un’età media che si attestava sui 14 anni. Con l’inserimento dei nuovi bus — spiega Pavoni — la media è scesa ad 8,5. Ovviamente, anche il dato sui mezzi ad alimentazione elettrica è destinato a cambiare: 11 mezzi su 32 lo sono già e ne abbiamo 8 alimentati a metano, ma entro giugno del 2026 la flotta sarà completamente rinnovata, diventando totalmente green».
«Avere accesso ai fondi per poter mettere in atto questo tipo di interventi è stato molto importante – afferma Simona Pasquali, assessore alla Mobilità – perché ci ha permesso di andare nella direzione dell’eliminazione dei combustibili fossili. L’introduzione di una flotta completamente elettrificata avrà senz’altro un notevole impatto positivo sulla qualità dell’aria».
Non solo elettrico: la svolta green strizza l’occhio anche ad altre tecnologie. «La sostituzione dei 32 veicoli facenti parte della flotta urbana — spiega Pasquali — si concluderà con l’arrivo di un mezzo ad idrogeno, una tecnologia che abbiamo intenzione di sperimentare e che abbiamo volutamente lasciato come ultimo tassello, vista la rapidità dello sviluppo delle tecnologie stesse». Novità per quanto riguarda anche le dimensioni: «I primi 11 mezzi ad alimentazione elettrica avevano una lunghezza di 12 metri — precisa l’assessore — e sono stati assegnati alle linee di maggiore percorrenza. Per agevolarne il transito negli spazi urbani, i prossimi mezzi in arrivo saranno invece di 10 e 8 metri».
Diversa la situazione per quanto riguarda il trasporto extraurbano, che sarà comunque al centro di un netto rinnovamento. «Ad oggi — spiega Pavoni, di Arriva Italia —, tutti i 63 mezzi operativi sulle linee extraurbane sono alimentati a gasolio. Già da giugno avremmo dovuto inserire nella flotta 14 mezzi a metano, che per alcuni ritardi saranno invece operativi a gennaio 2024. Oltre a questa prima tranche, nel corso del prossimo anno è previsto l’inserimento di ulteriori 19 veicoli con questo tipo di alimentazione, arrivando così ad avere un parco mezzi composto per oltre il 50% da veicoli a metano».
Svolta in arrivo anche per le classi Euro: «Entro la fine di quest’anno spariranno sia gli Euro 2 che gli Euro 3 in servizio — sottolinea Pavoni — soppiantati dagli Euro 4, che a loro volta cesseranno di circolare entro il 31 dicembre 2024. A partire dal primo gennaio 2025, tutti i mezzi in circolazione saranno dalla classe Euro 5 in su».
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